Lilian Thuram, il volto senza tempo de Les Bleus e del calcio italiano

Grinta, intelligenza tattica e tempismo, Lilian Thuram è stato uno tra i difensori più forti del mondo

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Thuram Zidane Francia
Foto: Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Italy_vs_France_-_FIFA_World_Cup_2006_final_-_Lilian_Thuram_and_Zinedine_Zidane.jpg)

Lilian Thuram è il giocatore con il maggior numero di presenze con la Nazionale francese, con cui ha vinto un Campionato europeo e un Mondiale.

Impossibile non associare il volto di Thuram alla maglia della Francia con le sue 142 presenze in nazionale. Pensate che nel corso della sua carriera non c’è stata una partita di qualificazione in cui i francesi non l’hanno schierato.

La sua fama naturalmente supera i confini nazionali, Thuram è uno dei difensori più forti di tutti i tempi.

Il suo esordio con Les Bleus avviene in un momento di profondo cambiamento per la Francia calcistica, con l’inclusione di molti giocatori nati altrove e in possesso di doppio passaporto: la Nazionale di calcio transalpina assume sempre di più un carattere multietnico.

Nel 1998 Thuram vince da protagonista il campionato del mondo – il primo per i francesi, davanti al pubblico di casa, addirittura con gol ed assist oltre che con prestazioni difensive sontuose.

Thuram dà un contributo così fondamentale alla Francia tanto da ricevere la Legione d’Onore.

I francesi diventano gli avversari da battere e con Thuram titolare vincono anche gli Europei del 2000.

Nonostante volesse dire addio alla nazionale dopo 4 anni difficili per i Blues, Thuram non riesce a voltare le spalle alla Francia in difficoltà e cercherà di fare il possibile per aiutare i compagni ai Mondiali di Germania nel 2006 e ad Euro2008.

Per quanto riguarda i club, l’esordio di Thuram arriva con la maglia del Monaco.

Dopo ottime annate attira l’interesse di diversi club italiani per poi approdare nel Parma delle meraviglie guidato da Carlo Ancelotti.

In Italia si scontra spesso con la piaga dei cori razzisti, a cui risponde sempre con classe e a testa alta.

La Juventus acquista Thuram a 29 anni senza la minima esitazione e il francese diventa subito grande protagonista della difesa bianconera.

Le sue stagioni alla Juve sono altalenanti e spesso rispecchiano l’andamento dell’intero club: nelle annate più difficili per gli zebrati Thuram viene visto come uno dei maggiori responsabili.

Vale però anche il contrario, con gli scudetti conquistati che hanno sicuramente Thuram tra i protagonisti grazie alle sue ottime prestazioni.

Molte soddisfazioni in bianconero vengono spazzate via dall’uragano Calciopoli, culminando nella retrocessione della Juventus in Serie B e la revoca di due scudetti.

Thuram
Foto: Flickr (https://live.staticflickr.com/737/22557272620_135687f5fe_b.jpg)

Thuram arriva ai saluti, egli desidera terminare la carriera ai vertici e la Juventus ha bisogno di forze giovani per rimettersi in carreggiata.

La proposta del Barcellona è più che allettante e Thuram non ci pensa due volte. Quelli però sono gli anni di Puyol e Thuram, ormai sul finire della carriera, non trova spazio.

Sembra destino che il francese chiuda il suo percorso in patria, con il Paris Saint-Germain interessato ad acquisirne il cartellino.

Al momento delle visite mediche poi la scoperta inaspettata.

Lilian Thuram ha una malformazione cardiaca, probabilmente il motivo dietro la morte di suo fratello Gaetan, giocatore di basket.

Per questo motivo Thuram decide di ritirarsi dal calcio giocato, pensando alla propria salute e al benessere della propria famiglia.

Da quel momento Thuram si impegna molto nel sociale sia in Francia che in Catalogna, diventando inoltre ambasciatore UNICEF.

Altre sono state le “partite” da lui giocate continuando a schierarsi in prima linea contro il razzismo. Con la sua fondazione ha girato l’Europa incontrando scolaresche e presentando i suoi libri volti alla sensibilizzazione e alla lotta all’intolleranza.

 

Federica Vitali