L’ex moglie di Schillaci ora vive in una tenda

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Non sono servite a niente le proteste e gli appelli di Rita Bonaccorso, e oggi l’ex moglie di Totò Schillaci si ritrova a vivere in mezzo ad una strada. I Giudici hanno infatti reso esecutico dal 28 aprile scorso lo sfratto dalla sua casa di Palermo, la casa servirà al risarcimento da parte della Bonaccorso nei confronti dei creditori per una vicenda del 1992.

Ospite di Domenica Live nell’ultima puntata andata in onda, l’ex moglie di Schillaci ha raccontato l’epilogo della sua vicenda. Dopo averle provate tutte per evitare lo sfratto, la donna è stata costretta ad abbandonare la sua abitazione e così ha deciso di posizionare una tenda davanti alla casa che è diventata il fulcro della sua vita. Sono stati mandati in onda dei video che testimoniano la sua odissea e tutta la tristezza della sua situazione.

“Prendetemi, arrestatemi, perché io di casa non esco! Non voglio uccidermi, voglio solo aiuto”, ha urlato a tutti gli uomini in divisa che si sono presentati a casa sua il 28 aprile scorso per lo sfratto esecutivo. Il video scorre sugli schermi dei telespettatori sintonizzati sul contenitore domenicale di Barbara D’Urso.

“Non ho paura di niente, voglio solo la verità. Faccio un appello a Orlando, a Crocetta e a Renzi: nessuno mi ha aiutata, dove sono le istituzioni?”, dice la donna. La notte precedente lo sfratto, Rita ha avuto un malore ed è stata portata all’ospedale. Si era mormorato che avesse tentato il suicidio e non è  la prima volta che si ipotizza un gesto così estremo da parte della donna.

Dal canto suo, la Bonaccorso si è sempre dichiarata innocente, il suo coinvolgimento in questa brutta storia sarebbe stato creato ad arte da una ex amica, titolare di una gioielleria. Era il  1992, Rita era una giovane donna di 25 anni sposata con uno dei calciatori più famosi di quel periodo. Galeotto fu l’incontro con una gioielliera, della quale divenne amica. Era appena finita la storia con Schillaci quando questa amica invitò Rita a fare la testimonial per il suo negozio. Lo avrebbe fatto per attirare “tanti calciatori”.

“Siamo andati a una fiera orafa e lei mi ha presentato a uno stand come la sua socia. Io non lo ero affatto, ma per educazione non ho detto nulla e tutto è finito lì. La gioielleria subì poi una rapina e la donna viene dichiarata fallita nel 1994. Dopo due anni il tribunale di Torino mi estende il fallimento come socia apparente. Dopo 4 anni vengo assolta dal fallimento, ma nel frattempo mi vengono sequestrati tutti i conti. Io, però, ero del tutto estranea: non ero iscritta alla Camera di commercio, ero una casalinga, non sono mai stata socia della gioielleria”. Questo il racconto della Bonaccorso che ha anche assicurato di non aver mai firmato alcun documento. Eppure si trova costretta a dover pagare debiti che a detta sua, non le competono.

La sua casa ha un valore di circa 2  milioni di euro e le è stata sequestrata proprio per ripagare i debiti di quella gioielleria fallita. Dal canto suo, l’ex amica non ha mai risposto alle domande dei giornalisti di Domenica Live che sono andati ad intervistarla.

“Che cosa ho fatto di male nella vita per meritarmi tutto questo? Io non lo capisco”, ha detto Rita tra le lacrime. “Io dalla tenda non mi muovo, sono abituata e non mi importa nulla. Voglio stare lì perché ho bisogno della mia casa, dei miei oggetti e dei miei ricordi. Io non c’entro niente con questo fallimento, non c’entro niente con questa storia, non sono mai stata socia di nessuno”.

Ma la madre e i figli non ci stanno, non vogliono vederla in mezzo ad una strada. La madre le ha offerto ospitalità, ma lei non vuole stare da nessun’altra parte che non sia casa sua. E poi arrivano in studio anche i figli, Jessica e Mattia.

“Io non voglio che lei stia lì”, dice la figlia Jessica, “Non voglio più vederla in queste condizioni. Mia madre non ha mai voluto mettere a repentaglio la sua vita e quella degli altri, ma ha manifestato per un diritto, quello alla casa ma un giorno tutti devono sapere che lei è una vittima ed è innocente”. E così svela una sorpresa: ci sarebbero due associazioni interessate alla sua storia e vorrebbero risarcire il suo debito e permetterle di tornare in possesso della sua abitazione.

C’è da dire che nel corso degli anni Schillaci non l’ha mai abbandonata e anzi ha sempre cercato di aiutarla anche economicamente. “Mi ha aiutata a pagare le parcelle dei legali finché ha potuto. Ma ha un’altra famiglia ed è giusto che pensi a loro”, rivela Rita.

Ma non è soltanto la famiglia a sostenerla, anche le vicine di casa la invitano a pranzo e le permettono di usufruire del bagno. Sono lontani i tenpi degli sfarzi, ma lei dice di non pentirsi di nulla. “Ho vissuto in un sogno…La mia casa è la mia vita, voglio poter stare lì…  non mi pento di niente. Totò è stato l’unico uomo che ho amato. È stato bello finché è durato”.

Il pubblico si è appassionato alla storia della Bonaccorso e non credeva che sarebbe davvero stata sfrattata dalla sua casa. Ora spera che presto questo brutto incubo possa finire presto e lei riesca a rientrare in possesso del suo bene prezioso e anche a ritrovare la tranquillità.

Mirella Fanunza