Leo “Frecciaspina” Spinazzola, in corsa contro un destino avverso

Leonardo Spinazzola, detto Frecciaspina: tanto bello e forte quanto fragile, si ferma ai quarti il suo splendido Euro 2020

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Fonte immagine pag Twitter Jacopo Aliprandi

Leonardo Spinazzola, detto Frecciaspina.

Un treno incontenibile sulla fascia sinistra, due volte Man of the Match nel corso di questo esaltante Euro 2020 con la maglia della Nazionale. Il migliore, probabilmente, dei suoi.

Del resto anche contro il Belgio stava dettando legge: ultima immagine l’intervento sulla palla diretta a Lukaku sotto porta. Tutti hanno pensato a un clamoroso errore dell’attaccante e invece no, ci ha messo lo zampino lui, Frecciaspina.

Spinazzola, nato centrocampista e attaccante ai tempi della Virtus Foligno, scorazza senza sosta sul rettangolo verde,  dai tempi delle elementari.

Veloce e esplosivo, con cambi di passo notevoli, è sempre lì, alle spalle delle punte e degli esterni con qualche giocata intelligente (vedi l’assist a Chiesa contro l’Austria).

E poi come un fulmine lo vedi rientrare e te lo trovi, pronto, in difesa.

È tutta la vita che corre, Leonardo Spinazzola.

Ha corso tanto ai tempi dell’Atalanta, a muso duro, con un unico sogno nel cuore, quello di poter finalmente indossare la maglia della Juventus.

Proprio in quegli anni alla Dea subisce la rottura del legamento crociato anteriore destro, dopo aver battagliato a denti stretti affinché il club bergamasco lo facesse rientrare alla Juve.

L’assenza dal campo è più lunga del previsto per Leonardo, e lascia in eredità una subdola predisposizione alle problematiche muscolari.

Quando arriva finalmente in bianconero, la sua felicità si tocca con mano. Indimenticata e indimenticabile la sua prestazione contro l’Atletico Madrid, il 12 marzo, con la quale conquista praticamente tutte le platee della Vecchia Signora.

L’entusiasmo dell’esperienza a Torino (un’esperienza bramata a lungo) si spegne praticamente dopo 6 mesi. A giugno del 2019 Leonardo Spinazzola passa alla Roma a titolo definitivo, inserito in uno scambio con il giallorosso Luca Pellegrini.

Grazie per avermi fatto vivere una stagione incredibile. Per avermi reso parte di una grande famiglia. Lascio qui un pezzo di me. Porterò con me un pezzo di tutti voi.

Alla Roma Leo continua a correre, intervallando momenti brillanti alle soste imposte dal suo fisico, che pesano e gli pesano. Ma lui non molla mai, abituato da sempre a lottare per i propri obiettivi. Fonseca lo apprezza e lo considera pressocché inamovibile.

È così che approda questo campionato d’Europa, dopo una stagione in cui, pur nel carattere umorale della squadra, registra ottime prestazioni personali.

Arriva a Euro 2020 con i motori già rombanti, Frecciaspina.

Lui che si esalta a grandi ritmi, trova subito terreno fertile in questa Italia che spinge e verticalizza.

Ma la sua corsa più difficile, quella più insidiosa, è quella contro il suo stesso destino, che quando lo vede felice e realizzato gli fa sempre lo sgambetto.

Stavolta è stato brutto, lo sgambetto.

Pensavamo a uno strappo, ma le sue lacrime erano troppo sospette. Se lo sentiva, Leo. Rottura del tendine d’Achille, fine della corsa, fine dell’Europeo.

 

Lì, a un passo dalla semifinale, Frecciaspina torna in stazione. Per forza.

 

Spinazzola e Locatelli
Fonte immagine storie Instagram Manuel Locatelli

 

Ma niente musi lunghi. Dopo il naturale scoramento, è passato a salutare tutti i suoi compagni in azzurro, con il sorriso sulle labbra, come sempre: 

Purtroppo sappiamo tutti come è andata ma il nostro sogno azzurro continua e con questo grande gruppo nulla è impossibile 💙.. Io vi posso solo dire che Torneró presto! Ne sono sicuro!

Leo “Frecciaspina” Spinazzola è un ragazzo dalla pelle dura. Ed è un giocatore prezioso per questa Nazionale.

Oggi il suo viaggio si ferma qui, ma è soltanto una tappa necessaria. Il suo posto nello scacchiere di Roberto Mancini lo attende, forte della sicurezza che soltanto lui può dare.

La sua presenza e il suo supporto al gruppo non mancheranno, anche fuori dal campo. Chi deve sostituirlo non ha un compito facile.

Oggi è il momento dell’ “in bocca al lupo” per Leonardo. Ci sembra bello darglielo ribadendo le bellissime parole di sua moglie:

Ci hai fatto vivere 20 giorni meravigliosi ed indimenticabili , chi ti conosce sa quanto vali e in questi giorni lo hai dimostrato a tutta l’Europa … 
Ora ti aspetta un’altra battaglia, ma ci sei già passato, sei forte, la supererai a testa alta con cuore e grinta , ed il sorriso, il tuo magnifico sorriso che nonostante la vita ti stia mettendo un po’ troppo spesso a dura prova…  mai niente e nessuno te lo leverà dal viso, Mai!

Ti aspettiamo in Serie A, Frecciaspina!