Lega Pro, sciopero dei tifosi del Pisa: “Questa non è la Juve, è una farsa”

Nuove proteste contro la Juventus under 23. Questa volta è accaduto al "Garibaldi". I tifosi pisani:" Mai complici di questa farsa, no al calcio moderno"

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Sabato pomeriggio, la Curva Nord del Pisa è rimasta vuota nella sfida casalinga con la Juve under 23. Scopriamo i motivi

Nuove proteste contro la Juventus under 23. Questa volta è successo al “Garibaldi” di Pisa.

Come nella gara d’andata, i tifosi della squadra neroazzurra hanno deciso di non entrare allo stadio, esprimendo così il loro dissenso alle seconde squadre.

La Curva è rimasta vuota, occupata solo da uno striscione:

“Mai complici di questa farsa, no al calcio moderno.”

Curva Pisa
Foto: Gianluca Di Marzio

Di seguito il comunicato della Curva:

“Come ovvio, i gruppi organizzati della Curva Nord diserteranno la farsa sportiva tra il nostro Pisa Sporting Club e la squadra riserve della Juventus F.C. Le motivazioni sono le stesse della partita di andata, in cui adottammo la stessa decisione, e cioè che andando allo stadio, entrando come se nulla fosse, legittimeremmo questa invenzione dei padroni del calcio, invitandoli quasi a mandarci ai piani di sotto altre fantastiche invenzioni come Milan B, Inter B, o Fiorentina Under 18, o Sampdoria Over 40, o la Selezione Cantanti Tifosi della Roma. Noi siamo il Pisa, abbiamo giocato con la Juventus vera. Accettiamo di non poter calcare, per ora, quei palcoscenici. Lottiamo ogni domenica tra Cuneo, Arzachena, Gozzano, lottiamo per tornare in serie B, in serie A e nel frattempo, come detto, accettiamo a malincuore la Lega Pro, con tre tifosi ospiti, stadi fatiscenti o a volte assenti, sconfitte ingiuriose e delusioni cocenti. Abbiamo preso quattro goal a Carrara. La domenica dopo, ovviamente, siamo entrati nella nostra Curva e abbiamo cantato, sventolato, sostenuto squadra e giocatori. A questo giro, altrettanto ovviamente, e con lo stesso amore e rispetto per il Pisa Sporting Club, non entreremo, e non lo vedremo giocare con un manipolo di mezze promesse e false speranze mandate a farsi le ossa contro la nostra maglia, storia e tradizione. Tante altre tifoserie si sono comportate allo stesso modo, ma a noi interessa poco. Resteremmo fuori anche se fossimo i soli di tutta la Lega Pro. Perché andiamo avanti da sempre solo per la nostra integrità e coerenza, e non la barattiamo con niente; per non sporcarci le mani e non tradire i nostri compagni di tifo siamo rimasti sette anni senza trasferte, che volete che sia un pomeriggio.

Naturalmente, nessuna protesta ha valore senza che ci sia dietro una rinuncia, un sacrificio, per sé e a volte per gli altri. Avremmo voglia di entrare, cantare, sventolare. Non perché siamo in un momento di euforia, perché gioca il Pisa. Come domenica prossima, ad Arzachena. Siamo consapevoli che la squadra avrebbe bisogno, come sempre, del nostro sostegno. La squadra ne avrebbe avuto bisogno, però, allo stesso modo, nella gara di andata, forse anche di più, visto che il Pisa andava male. Ma allora non c’era l’attenzione data dai risultati positivi, non c’era la moltitudine che, spinta da questi, sta tornando allo stadio, e ci vorrebbe presenti. Libertà è anche scegliere di non andare. Non siamo schiavi, né servi di nessuno, tanto meno di questo calcio. Tutti ovviamente sono e saranno liberi di comportarsi diversamente da noi, e di entrare. Non facciamo inviti, non faremo pressioni. Gli ultras diserteranno la Curva, com’è naturale, logico, coerente. Ma saranno al fianco della squadra e faranno sentire il loro sostegno nel tragitto dall’hotel allo stadio. Il ritrovo per tutti è alle ore 14.15 presso l’Hotel Plaza, per farci sentire e per accompagnare i ragazzi verso l’Arena con i nostri cori e i nostri colori.
I GRUPPI DELLA CURVA NORD MAURIZIO ALBERTI”

La partita è terminata con la vittoria dei padroni di casa per 2-1, confermando così il terzo posto nel girone A con 59 punti.

 

Aurora Levati