Per Lorenzo Insigne tirare un rigore contro la Juventus è diventato un tabù.
Nella sua carriera l’attaccante della Napoli ha tirato 7 rigori, ne ha segnati 5 e ne ha sbagliati 2 entrambi contro la Juventus, compreso quello della scorsa giornata di campionato.
Un rigore importantissimo quello di domenica scorsa che valeva un meritato pareggio del Napoli dopo un assedio in area di rigore bianconera durato almeno 60 minuti. L’errore di Insigne dal dischetto ha infranto i sogni dei tifosi del Napoli di riuscire a strappare alla Juventus il quarto pareggio in una stagione straordinaria in cui gli uomini di Allegri non hanno subìto alcuna sconfitta.
A fine partita Lorenzo Insigne da capitano del Napoli è andato a salutare i suoi tifosi del San Paolo e ha chiesto loro scusa per il rigore sbagliato con un gesto emblematico: una mano sul cuore, l’altra alzata in segno di dispiacere, la testa chinata e gli occhi pieni di lacrime.
Insigne non ha aspettato di tornare nello spogliatoio e affidare ai social le sue scuse ufficiali, ma ha preferito affrontare la curva del Napoli di persona senza timore di essere fischiato. I tifosi partenopei lo hanno applaudito nonostante l’errore e hanno applaudito la squadra intera al termine di una partita lunga ed emozionante contro la prima della classe.
Insigne ha un piede preferito: il destro. Con quel piede tira i rigori e ormai i portieri lo sanno. Per segnare il rigore Insigne deve angolare tantissimo il tiro e per questo è molto facile colpire il palo. Nell’ “uno contro uno” col portiere questo è un problema perché il tiro resta di facile lettura e prevedibile.
Insieme agli applausi del San Paolo, a consolare le lacrime di Insigne sono arrivati gli abbracci dei suoi compagni di squadra e dei suoi avversari, perché tutti i calciatori sanno cosa vuol dire tirare un rigore e sbagliarlo, soprattutto se da esso dipende l’esito di una partita.
In questi casi è d’obbligo citare una delle frasi più celebri del panorama calcistico italiano, detta da Roberto Baggio dopo il rigore sbagliato nella finale di Coppa Del Mondo di Brasile 1994 contro i padroni di casa: “I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli”.
Oggi questa frase è tutta per Lorenzo Insigne e tutti sanno che l’attaccante riuscirà a trovare la forza per reagire e trasformare l’amarezza e la delusione in rabbia per affrontare le nuove sfide che la sua carriera gli riserverà in futuro.
Gisella Santoro