Meno di un mese fa un episodio sessista ha coinvolto la seconda serie catalana. Durante la partita tra Ue Valls e Cambrils Unio’ l’arbitro, la giudice di gara Marta Galego, è stata costretta a sospendere la partita applicando la direttiva della Federazione calcio spagnola contro le offese di carattere sessista. Un tifoso l’aveva invitata (carinamente) ad andare a lavare i piatti.
Non si può certo dire che siano emancipati e di aperte vedute il portiere della nazionale Ceca Tomas Koubek e il compagno di squadra nello Sparta Praga, il centrocampista Lukas Vacha. Al termine della partita contro il Brno (finita 3-3) i due calciatori (ma prima ancora uomini retrogradi) , in seguito ad un fuorigioco non segnalato dalla guardalinee Lucie Ratajová, hanno manifestato il loro machismo insultandola.
«Le donne dovrebbero stare in cucina, non arbitrare partite di calcio maschili» è la pillola di saggezza del numero 1 ceco mentre, in modo molto elegante e progressista, Vacha, l’ha definita «la cuoca».
Dura la reazione della Federcalcio ceca che ha condannato quanto accaduto definendo “inaccettabili le parole dei due calciatori”. Dura anche la punizione inflitta dal club: i due Flintstones si alleneranno con la formazione femminile “Così si accorgeranno da soli che le donne sono brave non solo ai fornelli” ha affermato l’ad del club di Praga.
CI AVETE ROTTO IL CA…(LCIO): Questi sono solo gli ultimi di una lunga serie di episodi sessisti che coinvolgono il mondo del calcio, quel mondo che, per chissà quale assurda convinzione, è esclusivamente maschile. Ebbene, dalla nostra redazione rosa parte un grido: BASTA! Basta con discriminazioni di sesso, non solo nel calcio ma in tutti gli altri sport e settori della vita.
Lo sapevate che in Italia (volendo rimanere nel nostro Paese e in ambito sportivo) alle donne non è riconosciuto il professionismo sportivo? Atlete come Federica Pellegrini, Tania Cagnotto e Elisa di Francisca sono discriminate rispetto ai loro colleghi uomini in quanto considerate solamente delle dilettanti.
Per quanto gli appelli e gli eventi organizzati per giungere a una vera uguaglianza siano numerosi è evidente come l’istinto “animale” faccia emergere, troppo spesso, il retaggio maschilista che si cela nell’uomo contemporaneo.
Caterina Autiero