Dopo una gioia, una delusione.
Dopo una vittoria, una sconfitta.
Dopo un passo in avanti, uno indietro.
La Lazio di questa stagione è così: altalenante, discontinua e poco convincente
Contro la Spal ha giocato una partita inadeguata all’obiettivo Champions League.
I tre punti auspicati prima di scendere in campo a Ferrara, nel corso della partita, sono diventati uno e alla fine il bottino è stato nullo.
Immobile a secco di gol
La scorsa stagione la partita allo stadio Paolo Mazza è finita con un poker di Immobile al quale si aggiunge la doppietta del girone di andata segnata all’Olimpico.
Questa volta Ciro Immobile è rimasto all’asciutto contro la Spal nonostante le numerose incursioni fatte in area di rigore e finite in fuorigioco.
Alle sue spalle Correa e tutto il centrocampo offensivo lo hanno supportato lanciandolo in porta per l’intera partita.
La presenza di Immobile in attacco fa convergere verso di lui tutti i palloni indirizzati in area e se lui non riesce a finalizzare le azioni, la Lazio resta a secco di gol.
Per questo, perché non provare, anche a partita in corso, la coppia Caicedo-Correa che nelle poche volte in cui è comparsa in campo ha fatto molto bene?
Patric unico colpevole
Un fallo in area di rigore allo scadere che può compromettere il risultato della partita. Una situazione già vissuta ma questa volta la paura si è materializzata e Petagna non ha sbagliato.
Ma è davvero tutta colpa di Patric?
Contro la Spal bisognava vincere e per farlo bisognava fare gol a prescindere dai falli, dai rigori e dagli errori dei singoli. Questo non è accaduto.