Lazio: più forte del suo destino

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Una partita difficile e sfortunata contro il Torino che è stata decisa da un colpo di testa di Milinkovic-Savic

La Lazio ha abituato i propri tifosi a veder chiudere le partite in goleada, ma questa volta è bastato un solo gol per portare a casa i 3 punti. Decisivo è stato il colpo di testa di Milinkovic-Savic che su calcio d’angolo battuto da Luis Alberto è riuscito a violare la porta di Sirigu.

Alla fine del primo tempo la situazione non era delle migliori nella squadra biancoceleste. Immobile, dopo 13 minuti dall’inizio della partita, è costretto a chiedere un cambio per un problema muscolare e al suo posto entra Caicedo che sottoporta non ha sbagliato tutto quello che era possibile. Al 22^ Luis Alberto batte uno dei rigori più brutti della storia del calcio che finisce, come fosse un passaggio rasoterra, nelle mani di Sirigu. Alla fine del primo tempo anche Radu si fa male e alla ripresa al suo posto entra Caceres.

Immagine: blitzquotidiano.it

Due infortuni importanti e un rigore sbagliato avrebbero potuto demoralizzare qualsiasi squadra, ma la Lazio ha trovato un modo per reagire con le parate di Strakosha, con un immenso Lucas Leiva a centrocampo e con Milinkovic-Savic che è l’uomo dei gol importanti, quelli che portano le vittorie alla Lazio.

Immagine: lazionews24.com

Il Torino ha giocato un’ottima partita con ritmi molto elevati, imprecisi in attacco e con un muro come Sirigu in porta. Ma nulla ha potuto contro la volontà della Lazio di raggiungere la Roma al terzo posto in zona Champions League. E la vittoria a Torino ha fatto salire a 12 le vittorie in trasferta della squadra di Simone Inzaghi in questo campionato. Un altro record da scrivere negli annali della storia della squadra biancoceleste.

Gisella Santoro

Immagine di copertina: repubblica.it