Non è stato un inizio facile quello della Lazio in questo campionato che nelle prime due partite ha affrontato Napoli e Juve che da anni si contendono il titolo di campione d’Italia. Forse non c’era speranza di vittoria contro queste due squadre, ma analizzando le due partite e a prescindere dal risultato emergono vecchi problemi e pochi punti di forza.
La Lazio non riesce a concentrarsi per 90’, non reagisce allo svantaggio, non sa gestire il risultato e gli avversari ne approfittano. Clamoroso il black-out dello scorso anno contro il Salisburgo nei quarti di finale di Europa League che in 5 minuti ha segnato 3 gol. Manca la mentalità di una grande squadra, di un gruppo forte e unito che sappia organizzarsi a seconda dell’andamento della partita.
La Lazio subisce troppi gol e come lo scorso campionato questo potrebbe compromettere la posizione in classifica. Non è solo un problema della difesa a 3, modulo tanto caro a Simone Inzaghi, ma è la mancanza di continuità da parte dei giocatori del reparto arretrato: se i difensori titolari giocassero al massimo creerebbero un muro invalicabile per gli avversari.
La forma fisica del centrocampo è indispensabile per ottenere risultati, e basta un Milinkovic-Savic sottotono e qualche squalificato per compromettere l’esito delle partite. Non si può puntare sul singolo ma sul gioco di squadra.
Le prestazioni contro Napoli e Juventus devono essere da incoraggiamento per la squadra che non deve abbattersi per questo avvio difficile e poco fortunato e per l’ultima posizione in classifica con 0 punti. Bisogna ripartire dal discreto primo tempo di sabato scorso all’Allianz Stadium, dall’ottima prestazione di Wallace contro la Juventus e dai nuovi acquisti Correa e Badelj che hanno dimostrato di essere entrati già nel vivo del campionato. Bisogna affrontare le prossime partite con la giusta cattiveria che è mancata contro Napoli e Juve, cercare di limitare gli errori individuali e puntare sul gioco di squadra perché il talento dei singoli giocatori non è assolutamente messo in discussione. La Lazio deve crescere, risolvere i suoi problemi e ripartire da qui perché la stagione è ancora molto lunga.
Gisella Santoro