Lazio, meglio in Europa che in campionato: 1-1 a Praga, ma ancora “buu” razzisti

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Una Lazio dai due volti quella che stiamo vedendo in questa stagione: brutta e discontinua in campionato, bella e convincente in Europa League. L’1-1 contro lo Sparta Praga di ieri sera fa ben sperare in vista della qualificazione ai quarti di finale, seppur si siano visti alcuni errori e incertezze “tipiche” della Lazio in campionato. Per esempio il gol di Frydek subito al 13′, l’ennesima rete subita nei primi quindici minuti di gioco in questa stagione. E qualcuno sui social ci scherza su:

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Ma la Lazio vista ieri sera ha saputo reagire contro un avversario ostico e ben organizzato, trovando verso la fine del primo tempo il pareggio del possibile passaggio ai quarti di finale grazie a Parolo.

Soddisfatto della prestazione Stefano Pioli che nel post partita ha così parlato: “Abbiamo saputo reagire da squadra, contro un avversario ostico. Ci siamo presi ancora una volta un piccolo vantaggio, ma la partita di ritorno sarà ancora molto equilibrata e combattuta. Mi auguro che possiamo ancora fare tanta strada in Europa, questa squadra può ancora mostrare le sue carte, soprattutto nei doppi scontri. Ma bisogna stare attenti, lo Sparta ha segnato tanti gol in trasferta”. 

Bisogna stare attenti, inoltre, a possibili decisioni e sanzioni Uefa. Come capitò più di un mese fa all’Olimpico contro il Napoli in campionato in cui parte della tifoseria laziale fischiò Koulibaly, così ieri sera alcuni tifosi biancocelesti hanno preso di mira Costa, giocatore di colore dello Sparta, fischiandolo e sommergendolo di “buu” razzisti, tanto da far sospendere per circa un minuto la gara al 24′. Si dice sorpreso il tecnico della Lazio: “I cori a Costa? È stato lo stesso Costa a lamentarsi di questa situazione. Quando sono in campo non faccio fatica, non credevo che si sentisse così tanto”.

La Lazio ora rischia grosso in quanto l’arbitro Mallenco e gli ispettori Uefa riporteranno il fatto nei rapporti che invieranno a Nyon.

Martina Giuliano