E’ stata la forza della squadra, la voglia di guadagnare tre punti importanti e la necessità di approfittare del passo falso delle altre big a trascinare la Lazio verso la vittoria contro l’Empoli. Era questa la cosa importante da fare al Castellani e gli uomini di Simone Inzaghi lo hanno fatto, ma la squadra deve ritrovare la condizione fisica ottimale per poter affrontare la nuova stagione.
I giocatori che lo scorso anno hanno portato la Lazio a sfiorare la Champions League, quest’anno stentano a decollare.
Immobile dopo 4 partite ha segnato un solo gol e non riesce più a coordinarsi con Luis Alberto, Milinkovic-Savic sbaglia tanto, Lulic non corre, Marusic è solo sulla fascia destra.
La Lazio ha bisogno dei suoi talenti per andare avanti e la loro “assenza” si sente.
Nela prima mezz’ora contro l’Empoli, la Lazio ha fatto arrabbiare e non poco Simone Inzaghi dalla panchina e si è svegliata solo quando il mister ha chiamato Caicedo e Correa al riscaldamento. A quel punto la squadra ha capito che doveva invertire l’andamento della partita e al rientro dagli spogliatoi per il secondo tempo è arrivato il gol di Parolo.
Tra le performance degne di nota ci sono quella di Lucas Leiva onnipresente e sempre pronto a togliere la palla agli avversari, quella di Acerbi che ha rimediato ai numerosi errori difensivi dei suoi compagni di reparto e quella di Strakosha che all’ultimo secondo ha salvato il risultato su un tiro do Caputo.
Una menzione particolare va Joaquín Correa: il giovane attaccante argentino proveniente dal Siviglia con due stagioni in serie A alle spalle con la Sampdoria, ha giocato gli ultimi 20 minuti di partita e ha colpito un palo. Se quel pallone fosse entrato, adesso sarebbe il nuovo idolo dei tifosi della Lazio. Le premesse ci sono e il gol è solo rimandato.
La Lazio ha vinto ma deve ritrovare i suoi talenti, giocare al massimo ogni partita e dare fiducia ai nuovi acquisti. Solo così potrà crescere e affrontare tranquillamente ogni avversario che troverà di fronte.
Gisella Santoro