Lazio-Juventus è una delle partite più belle e appassionanti del campionato italiano. Regala da sempre spettacolo ed emozioni non solo in campo ma anche sugli spalti. A raccontarcela ci sono due voci e due volti che rappresentano i colori di Lazio e Juve nelle tv e nelle radio italiane.
Guido De Angelis: radiocronista e telecronista da 30 anni, è editore della rivista “Lazialità” e conduce dal 1979 la trasmissione radiofonica “Quelli che hanno portato il calcio a Roma“ su Radiosei. Su Teleroma56 conduce da 32 anni la trasmissione sportiva dedicata alla Lazio calcio chiamata “Lazialità”.
Antonio Paolino: giornalista e telecronista, ha lavorato per Premium Sport, e adesso è direttore di juventusnews24.com e opinionista su 7Gold TV.
Dopo la scorsa ottima stagione della Lazio si erano fatte più insistenti le voci di un interesse della Juve nei confronti di Simone Inzaghi.
Dopo questo inizio stagione non eccezionale per la Lazio, l’interesse è cambiato oppure le qualità di Simone Inzaghi sono comunque riconosciute dal mondo bianconero?
Guido: Simone Inzaghi è un bravo allenatore ma deve maturare molto prima di essere in grado di gestire una grande squadra come la Juventus. Ha un altro anno e mezzo di contratto con la Lazio, è giovane e avrà tempo per crescere. L’interessamento da parte della Juventus ha fatto piacere a Inzaghi, ma in realtà è stato più vicino al Napoli che alla Juve.
Antonio: Chi ama il calcio non può non riconoscere le qualità di Simone Inzaghi che è uno degli allenatori più preparati del nostro campionato. Ha dimostrato e sta dimostrando con la Lazio di saper gestire i giocatori e di saper reggere un rapporto conflittuale con il suo presidente. La Juve lo ha cercato e non ha chiuso alla possibilità di averlo sulla sua panchina in futuro. I successi sul campo hanno un’importanza marginale perché si guarda al profilo completo dell’allenatore e Simone Inzaghi risulta essere competente nel ruolo che riveste.
La Juve ha chiuso il girone di andata con un record di punti (53). E’ la Juve ad essere di un livello superiore oppure il livello del resto delle squadre è mediocre?
Guido: La Juventus ha fatto un ulteriore salto di qualità rispetto allo scorso anno nel quale c’era più possibilità da parte delle altre squadre di poterle creare problemi per la conquista dello scudetto. Quest’anno Roma e Inter hanno subito troppi cambiamenti e la loro situazione, ad oggi, non è migliorata. Discorso a parte per il Napoli che ha seguito la scia della Juventus mantenendosi, però, sempre un passo indietro.
Antonio: Il campionato italiano è uno dei più difficili d’Europa e del mondo, ma c’è da dire che oltre alla Juve poche squadre si sono veramente rinforzate in questa stagione. La Juve grazie alla sua potenza economica ha alzato il livello e le altre squadre si accontentano di limitare i danni, di restare a galla. I 4 posti riservati alla Champions creano un alibi per alcuni club che quando si assicurano il posto tirano il freno e rallentano la corsa allo scudetto. Era bello quando il campionato si decideva nelle ultime partite con gli scontri diretti tra le pretendenti!
Allo stesso modo il quarto posto della Lazio (alla fine del girone di andata) è merito della squadra di Inzaghi o demerito delle squadre inseguitrici che hanno fatto un pessimo avvio di campionato come la Lazio (Milan, Roma, in primis)?
Guido: Il quarto posto quest’anno è certamente dovuto al demerito delle altre squadre che come la Lazio hanno avuto un pessimo avvio di campionato. Lo scorso anno la Lazio meritava la Champions e non dimentichiamo che ha chiuso il campionato con lo stesso punteggio dell’Inter e che nel corso della stagione ha subito diversi torti arbitrali che hanno compromesso l’accesso alla massima competizione europea e hanno frenato la squadra.
Antonio: Milan e Roma hanno stravolto il loro organico e c’è bisogno di tempo affinché l’ingranaggio inizi a girare nel modo giusto. Per questo nella prima parte del campionato sono state scavalcate dalla Lazio. Anche la Lazio ha fatto un passo indietro rispetto allo scorso anno, conseguenza di scelte di mercato sbagliate: Milinkovic-Savic doveva essere ceduto in estate e con il ricavato bisognava rinforzare la squadra. Simone Inzaghi sa che alla sua Lazio manca qualcosa.
Dove arriveranno le due squadre? Raggiungeranno gli obiettivi prefissati a inizio stagione?
Guido: La Juventus è stata preparata per vincere la Champions, la società ha rinforzato la squadra in vista di questo obiettivo e ha tutte le carte in regola per vincerla. Lo scudetto è quasi certo che sia già nelle loro mani, ma aspettiamo la fine della stagione. Per quanto riguarda la Lazio, l’Europa League quest’anno è dura con squadre fortissime come Arsenal, Chelsea, Inter, Napoli.
Antonio: La Juventus come tutti gli anni ha l’obiettivo di entrare in Champions e quindi di arrivare tra le prime 4 in classifica. Lo scudetto è diretta conseguenza del fatto che le squadre inseguitrici fanno meno bene dei bianconeri.
Ironia a parte… Ovviamente l’obiettivo della Juventus è vincere la Champions perché per troppi anni ci è andata vicina senza poterla toccare. L’arrivo di Cristiano Ronaldo non garantisce la vittoria della finale di Madrid ma dà un chiaro segnale di forza e di volontà alle squadre avversarie. La Lazio avrebbe meritato già lo scorso anno di accedere alla Champions e quest’anno ci riprova, ma nel girone di ritorno deve stare più attenta.
E la Coppa Italia?
Guido: La Coppa Italia è più alla portata della Lazio anche se nel tabellone è capitata nel lato più difficile con Inter, Napoli e Milan. Arrivare in finale con la Juventus sarebbe un bel traguardo che spalancherebbe le porte dell’Europa League.
Antonio: La Coppa Italia ha una formula che non mi piace: stanno per iniziare i quarti di finale e in gara sono rimaste solo le big del campionato. Per alcune squadre come la Lazio può essere una corsia da sfruttare per avere la certezza di andare in Europa.
Il primo posto della Juventus con 9 punti di distacco dalla seconda fa dormire sonni tranquilli ai bianconeri, ma tra Napoli e Inter qual è la squadra che la Juve dovrebbe temere?
La Lazio invece che ha un bel po’ di squadre ad insidiare quell’ultimo posto in Champions (Roma, Milan, Atalanta, Sampdoria)?
Guido: L’unica squadra che potrebbe compromettere il primo posto della Juventus è il Napoli costruito per essere ai vertici della classifica del campionato. La Lazio deve stare più attenta perché le squadre con cui si contende un posto in Champions sono tutte concentrate in 5 punti e sembra che abbiano superato le difficoltà iniziali. Non resta che sperare che la Lazio si sblocchi …
Antonio: Il Napoli è una squadra dotata di qualità ed esperienza. Quest’anno c’è Ancelotti a guidarla e si vede che ha il piede schiacciato sull’acceleratore con lo scopo di raggiungere la Juventus. La Lazio deve temere se stessa perché se si concentra sulle proprie forze nessuna squadra potrà tenerle il passo. Deve provare a vincere tutte le partite e non deve lamentarsi del calendario ostile che prevede due partite difficili una dopo l’altra. Una squadra che punta alla Champions non può ragionare in questo modo!
Sono 5 anni che la Lazio non segna in casa contro la Juventus in campionato (perdendo 1-0, 2-0, 3-0). E’ l’anno buono per segnarne almeno uno?
Guido: Il gol della bandiera è inutile. Io vorrei che la Lazio fermasse la Juventus con una partita perfetta come hanno fatto il Genoa e l’Atalanta nel girone di andata.
Antonio: Con questi dati sembra che tra le due squadre ci sia un divario incolmabile. La Lazio può segnare il gol della bandiera, ma questi 3 punti sono fondamentali per la Juventus altrimenti si riaprirebbe il campionato.
Qual è la telecronaca più bella ed emozionante che ricordi tra Lazio e Juventus?
Guido: Juventus-Lazio 1-2 dell’ottobre 2017. Oltre il risultato è stata una partita intensa, giocata e vissuta a ritmi sostenuti. Il raddoppio di Ciro Immobile ha rotto l’incantesimo della Juventus vincente e il clima nello stadio si è acceso rendendo lo spettacolo ancora più entusiasmante.
Antonio: A me piace molto andare all’Olimpico, c’è sempre una bellissima atmosfera. La telecronaca più bella è stata quella di Lazio-Juventus 0-1 dello scorso campionato con gol di Dybala nei minuti di recupero.
L’esperienza di Guido De Angelis e la simpatia di Antonio Paolino ci hanno raccontato la sfida tra Lazio e Juventus tra bei ricordi del passato e paure e speranze per il futuro.
Gisella Santoro