Lazio, infortuni e lacune della squadra di Inzaghi

Agli 11 giocatori della Lazio che ieri sera hanno affrontato il Siviglia non c’è nulla da rimproverare: si sono battuti con onore e a loro non si poteva chiedere di più

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Nessuno pensava che la partita contro il Siviglia sarebbe stata facile, per questo la sconfitta era stata preventivata e il risultato di 1-0 lascia aperte delle speranze per il ritorno.

Sempre che la Lazio riesca a risolvere in una settimana il problemi che l’attanagliano da inizio stagione: quello degli infortuni e quello delle lacune. Una cosa impossibile da avverarsi, ma la Lazio nei momenti di difficoltà deve trovare la forza di reagire e di tirare fuori il meglio di sé.

Gli infortuni hanno determinato la sconfitta contro il Siviglia

 In 50 minuti la Lazio ha perso tre titolari e Simone Inzaghi è stato costretto a tre cambi coraggiosi e improbabili. Se ci stanno i cambi Parolo-Cataldi e Bastos-Luiz Felipe, l’uscita di scena di Luis Alberto e l’entrata di Durmisi in un ruolo non suo ha abbassato di molto la qualità di gioco, soprattutto perché in quel momento era indispensabile cercare almeno il gol del pareggio.

Le conseguenze delle lacune

In questa situazione di emergenza viene accelerato il percorso di recupero dei giocatori infortunati che sono costretti a scendere in campo non al 100% della loro forma fisica e sono soggetti a ricadute. Sempre per sopperire alle lacune, Simone Inzaghi sfrutta al massimo la sua rosa di giocatori facendoli giocare in più ruoli senza un’identità propria all’interno del campo. A conferma di questa teoria c’è un solo esempio: la Lazio ha soltanto due punte, Immobile e Caicedo, ed è impegnata in tre competizioni.

Agli 11 giocatori della Lazio che ieri sera hanno affrontato il Siviglia non c’è nulla da rimproverare: si sono battuti con onore e a loro non si poteva chiedere di più.

Radu e Lulic hanno fatto fatica a star dietro i giocatori giovani e veloci del Siviglia, Caicedo non ha impensierito più di tanto la difesa spagnola e l’unico che si è reso pericoloso sotto la porta avversaria è stato Correa. Acerbi che si immola e salva la Lazio da un risultato che poteva essere molto più pesante.

Lacune e infortuni non potranno essere cancellati in una settimana e mercoledì prossimo solo un’impresa epocale della Lazio potrà ribaltare il risultato.

Gisella Santoro