La Lazio ringrazia Immobile 159 volte: “Re Ciro, da bomber a leggenda”

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Fonte immagine: profilo Instagram ufficiale Immobile
Fonte immagine: profilo Instagram ufficiale Immobile

Ciro Immobile, da bomber, è diventato una leggenda della Lazio: con il gol segnato contro l’Atalanta, ha raggiunto quota 159 al pari di Silvio Piola.

Ciro Immobile, capitano e ormai bandiera della Lazio, è arrivato nel club nel lontano 2016. Passo dopo passo, è riuscito a conquistare la fiducia della dirigenza laziale, dei suoi compagni di squadra ma anche e soprattutto dei propri tifosi.

In cinque anni, dunque, Immobile ha regalato, a suon di gol, gioie al mondo biancoceleste e così, nella sfida contro l’Atalanta, ha portato a segno la sua 159ª rete, raggiungendo il record firmato dal mito Silvio Gioacchino Italo Piola.

Il centravanti di altri tempi già nelle prime amichevoli, giocate vestendo la maglia della Lazio, contro Spal, Wiener e Bocskay, segnò 11 gol. Segno questo di quanto Piola sarebbe diventato (come poi è avvenuto) importante per la squadra, trasformandosi in una vera e propria colonna portante.

Superati Chinaglia, Giordano e Signori è arrivato il tempo di superare Silvio Piola

Appena arrivato nella Capitale, Ciro Immobile ha messo fin da subito le cose in chiaro: “Mi piacerebbe diventare come uno dei grandi attaccanti che hanno giocato nella Lazio“. Con perseveranza e duro lavoro, il numero 9 ha realizzato il suo desiderio e ha sicuramente centrato l’obiettivo.

Nel corso di questi anni, quindi, Immobile ha superato nel seguente ordine cronologico: Giorgio Chinaglia, alla Lazio dal 1969 al 1976, che ha segnato 121 gol; Bruno Giordano, dal 1975 al 1985, che ha realizzato 116 gol; Giuseppe Signori, dal 1992 al 1997, che ha segnato 127 gol.

Solo Piola, fino al ‘fatidico’ 30 ottobre 2021, aveva fatto meglio dei tre marcatori, realizzando ben 159 gol. Un record che Immobile ha voluto raggiungere con tutte le sue forze. Ma anche un record che ora può diventare un punto di partenza da superare. C’è grande attesa, allora, già per la sfida di Europa League che impegnerà i biancocelesti la sera di giovedì 4 novembre contro il Marsiglia.

La Lazio definisce il suo capitano un “Re“: il primo marcatore della storia del club alla stregua di Piola

Se si pensa a Ciro Immobile si pensa a una vera e propria macchina da gol. È stato, infatti, proprio grazie alla sua capacità di trovare con facilità il senso del gol davanti alla porta avversaria, che il bomber biancoceleste nel 2020 è stato premiato con la Scarpa d’Oro.

Lo scorso anno, infatti, gli è stato consegnato in Campidoglio l’importante premio grazie ai 36 gol segnati in una sola stagione. Numeri questi che fanno perciò facilmente comprendere quanto sia importante la presenza di Immobile all’interno della rosa laziale. Neppure Lewandowski e Cristiano Ronaldo, perciò, hanno potuto competere con la sua brillante forza fisica, dimostrata nella stagione scorsa.

La Lazio si prepara per celebrare il suo Re: la festa in programma all’Olimpico

Già dopo aver vinto la Scarpa d’Oro, Ciro Immobile aveva voluto festeggiare con i propri parenti e amici. Neanche questa volta, allora, si farà a meno dei giusti festeggiamenti, considerando il fatto che raggiungere un traguardo così importante non succede spesso nella storia personale di un giocatore, ma anche nella storia di un club.

La festa grande all’Olimpico dunque sembra essere scontata. Probabilmente potrà svolgersi già nella prossima giornata di Serie A, la 12ª, in cui la Lazio ospiterà in casa propria la Salernitana.

Un grande traguardo, un grande risultato per una carriera che brilla da tempo e che vuole continuare a farlo nei mesi e negli anni a venire. Per questo motivo, con queste parole Immobile ha voluto ringraziare chi, giorno dopo giorno, nella gioia e nel dolore, decide di supportarlo: “Grazie a tutte le persone che hanno contribuito e soprattutto mi hanno aiutato a raggiungere questo traguardo. Raggiungere una leggenda come Piola è emozionante e stimolante per il futuro. Orgoglioso di far parte della storia di questa gloriosa società. Da capitano sono orgoglioso della mia squadra”.

Alessia Gentile