Sono queste le parole che hanno pronunciato l’allenatore Simone Inzaghi e il capitano Senad Lulic al termine della partita contro il Chievo. Sono queste le parole che i tifosi della Lazio hanno gridato dagli spalti quando i giocatori biancocelesti sono passati a salutare il settore ospiti.
3° pareggio consecutivo in campionato
Sassuolo, Milan e Chievo: 3 partite finite con il risultato di 1-1. La Lazio era l’unica squadra che non aveva mai pareggiato in campionato e adesso si trova ad avere 3 pareggi consecutivi. Dopo le sconfitte rimediate a inizio campionato contro le big si sperava in un recupero massiccio di punti, ma le vittorie non sono arrivate e l’ultimo pareggio è costato il quarto posto in classifica.
Possesso palla bugiardo
Nelle partite finite in pareggio la Lazio ha avuto una percentuale di possesso palla sempre superiore al 50%. Un dato che non è sinonimo di bel gioco perché la maggior parte dei passaggi sono stati sterili e prevedibili come chi non conosce la posizione del suo compagno di squadra e non sa quello che deve fare. Agganci sbagliati, passaggi imprecisi, errori di impostazione: questo è il possesso palla della Lazio.
Dove sono i titolari?
Nella partita di Europa League di giovedì scorso, la sconfitta contro l’Apollon Limassol è stata attribuita all’assenza dei titolari, preservati appunto per il campionato. Ma questa differenza tra la partita contro il Chievo di domenica scorsa e la trasferta europea non ci è stata, e nessuno, tra titolari e sostituiti sono stati all’altezza delle due squadre avversarie.
Ciro, solo Ciro
Un gol e un palo per il bomber della Lazio, un giocatore che fa il suo dovere ma che ha bisogno alle sue spalle del supporto della sua squadra, supporto che non si è visto nella partita contro il Chievo tanto che il povero Ciro è stato costretto a tornare indietro in più di un’occasione per recuperare i palloni che non arrivavano in area di rigore.
Adesso è giunto il momento di resettare le menti e ripartire dal ritiro punitivo che inizierà domani per dare una svolta a questo campionato che finora ha regalato più dispiaceri che gioie.
Gisella Santoro