La Lazio eliminata dal Salisburgo al termine di una partita decisa in soli 6 minuti
Sono bastati 6 minuti al Salisburgo per infrangere il sogno della semifinale di Europa League della Lazio. Sei minuti in cui gli austriaci hanno approfittato del calo fisico e mentale dei biancocelesti per segnare 3 gol che hanno mandato in tilt la Lazio.
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Il primo tempo è stato equilibrato con le due squadre che sono scese in campo per studiare i rispettivi avversari e cercare i punti deboli. Nei primi 45 minuti il Salisburgo ha fatto le sue incursioni offensive creando qualche difficoltà alla Lazio e impegnando Strakosha in un paio di parate. La Lazio ha giocato di contenimento con l’Intenzione di gestire il risultato dell’andata, giocare di contropiede e facendo possesso palla.
Il secondo tempo invece è stato tutta un’altra partita! La Lazio ha sbagliato a tornare in campo pensando che il Salisburgo avesse già sfoderato tutte le sue armi e quindi pensando di poter arginare il loro attacco come fatto nel primo tempo. Niente di più sbagliato perché gli austriaci sono tornati in campo rinvigoriti, agguerriti e pronti a dar battaglia. Non a caso non si sono persi d’animo al gol di Immobile e hanno pareggiato dopo un minuto.
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Poi sono arrivati i 6 minuti più brutti della storia della Lazio: gol di Haidara al 72’, gol di Hee-Chan al 74’ e gol di Lainer al 76’. Il tempo di giocare qualche altra palla, di fare qualche sostituzione e la partita è finita con un calcio al pallone di Luiz Felipe che lo manda in calcio d’angolo nella propria area di rigore. Corner che non è stato battuto dal Salisburgo perché è arrivato il triplice fischio.
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E poi c’è Ciro Immobile che con il suo ottavo gol in questa edizione di Europa League e è balzato in testa alla classifica dei marcatori raggiungendo Aduriz dell’Atletico Bilbao. Unico sprazzo di luce nella serata buia della Red Bull Arena.
Gisella Santoro
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