Il 12 maggio 1974 la Lazio conquistava il primo scudetto della sua storia
Non c’è tifoso laziale che non sappia a memoria quella formazione: Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’Amico.
Gli undici della banda Maestrelli vinsero la partita più importante del campionato 73/74 contro un Foggia agguerrito che lottava per non retrocedere. Al 66’ Chinaglia segò su rigore il gol del vantaggio biancoceleste e da quel momento, la Curva Nord incitò i propri giocatori fino al fischio finale, momento in cui l’Olimpico esplose di gioia.
Immagine: sslazio.org
Momenti indelebili che hanno segnato la vita di tutti i tifosi laziali: chi c’era ha tramandato il suo ricordo e chi non era nato ha ascoltato con attenzione l’impresa di quel giorno che è diventato storia.
#onthisday #LazioStory 12.05.1974
? Il rigore di #Chinaglia poi il triplice fischio dell’arbitro Panzino e la gioia irrefrenabile dell’Olimpico…
SIAMO CAMPIONI D’ITALIA! ?? pic.twitter.com/nhKofeCfT4
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) May 12, 2018
Spesso si cerca di paragonare la grande squadra di Maestrelli a quella dei nostri giorni, ma il calcio in 40 anni è cambiato. Prima era molto fisico, oggi è molto più tecnico. Oggi i giocatori di calcio sono vere e proprie star del web, mentre quaranta anni fa si conosceva solo il volto nella foto da qualche giornale.
Unico denominatore comune del calcio di ieri e di oggi deve essere l’onore per la maglia che i calciatori indossano: solo così possono entrare nella storia come gli 11 leoni di Maestrelli.
Gisella Santoro