Lazio, 180 minuti per raggiungere la Champions. Mentre la Superleague…

180 minuti. Dentro o fuori. Due scontri diretti che permetterebbero ai biancocelesti di continuare a lottare per la qualificazione in Champions. E se la SuperLeague cambiasse tutto?

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Fonte Immagine: profilo twitter ufficiale S.S. Lazio

180 minuti. Dentro o fuori. Due scontri diretti che permetterebbero alla Lazio di continuare a lottare per la qualificazione in Champions.

E se la SuperLeague cambiasse tutto?

La squadra di Inzaghi vince anche contro il Benevento. Una gara tutt’altro che semplice e condizionata da maltempo ed episodi discutibili.

Resta in scia quarto posto, con una partita da recuperare (quella con il Torino ndr.). Ma quanto è giusto credere nella possibilità di qualificazione alla prossima Champions League?

L’annuncio della Superlega ha confuso (non poco) le classifiche europee, considerando l’ipotesi di estromissione dalla Champions della Juventus e delle due milanesi, il cammino dei biancocelesti sarebbe decisamente più semplice.

Parliamo comunque di ipotesi che non trovano conferme allo stato attuale, quindi è necessario prendere in analisi le prossime gare, per avere un quadro più esaustivo.

Nelle prossime due sfide di campionato, la Lazio si gioca – di fatto – la possibilità di raggiungere il quarto posto e la seconda qualificazione in Champions consecutiva.

Prima in Napoli (giovedì sera), poi il Milan (lunedì) rappresentano un vero e proprio spartiacque per la stagione dei biancocelesti.

Sebbene il Milan sia distante 8 punti, il Napoli è a sole 2 lunghezze e fare risultato al Diego Armando Maradona, significherebbe restare agganciati al treno Champions, con la Roma ad inseguire.

Il sogno Champions, però, potrebbe anche sfaldarsi se al termine dei due scontri diretti, i risultati dovessero essere sfavorevoli.

A quel punto, vincerle tutte diventerebbe obbligatorio.

Il calendario non è dei più agevoli, ma ricordiamo anche che la Lazio ha una partita in meno da recuperare e che, come spesso mi piace ribadire, il pallone è rotondo e partite apparentemente più semplici di altre si rivelano vere e proprie trappole (Juventus-Benevento è forse l’esempio più lampante della stagione).

Nell’ultima gara casalinga, intanto, Ciro Immobile è tornato al gol e – insieme a lui – anche il Tucu Correa.

La squadra ha dimostrato di essere concentrata sull’obiettivo e, nonostante la difficoltà nel raggiungerlo (anche a causa di troppi punti persi nel girone di andata) ha tutte le carte in regola per lottare fino alla fine.

Se poi la UEFA dovesse estromettere le “elitarie” della SuperLeague, allora la qualificazione non sarebbe più solo un miraggio…