Lautaro Martinez, un vero talento tra Batistuta e Tevez

Lautaro Martinez percorrerà veramente le orme di Tevez e di Batistuta?

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Frenata per l’Inter di Conte che, dopo aver pareggiato con la Vecchia Signora, pareggia anche con il Parma. Rimane però invariata, al momento, la classifica di Serie A, almeno per quanto riguarda i primi posti.

La Juventus ha infatti a sua volta pareggiato con il Lecce. I bianconeri dominano quindi dal primo posto la Serie A seguiti dalla Beneamata lontana di un solo gradino. Rincorrono poi Atalanta e Napoli.

Situazione incerta, per Handanovič e compagni, anche in Europa. Gli uomini di Conte, nel Gruppo F, hanno ottenuto un grande risultato con i tedeschi del Borussia Dortmund, conquistando il secondo posto, ma è ancora troppo presto per capire come andrà finire il viaggio dei nerazzurri.

Lautaro Martinez

 

Uno dei protagonisti di questa nuova Inter targata Conte è sicuramente un argentino e no, non parliamo di certo di Mauro Icardi, ma di Lautaro Martinez. Il classe 1997 passo dopo passo, gara dopo gara, sta guadagnando l’attenzione e l’ammirazione dei tifosi, e non solo. 

milito

Lautaro, nato a Bahia Blanca non lontano dalla Patagonia, si avvicina al calcio da bambino. Inizia la sua carriera da difensore per poi essere spostato più avanti, in attacco. Dopo 8 anni al Racing Club, società argentina, nel 2018 arriva a Milano, all’Inter, squadra consigliatagli fortemente anche da Diego Milito. L’ex stella del triplete, oggi dirigente del Racing, è uno dei primi “sponsor” del piccolo talento argentino. 

Lautaro sceglie la 10. Maglia importante che promette di onorare, promessa che fino ad oggi sta mantenendo nel migliore dei modi. L’attaccante si fa conoscere in Italia, e nel Mondo, per il suo fiuto del gol, l’abilità nel fornire assist ai compagni di squadra ma anche e soprattutto per la sua aggressività. 

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Qualità che, per molti, ricordano quelle di altri due campioni, argentini come lui. Il popolo argentino è già pazzo del ventiduenne, come lo era di Batigol. Molti lo accostano a lui, lo stesso mister dell’Albiceleste, Jorge Sanpaoli. Chi ci va con i piedi di piombo è invece lo stesso Batistuta.

In fondo il ragazzo è all’inizio della sua carriera internazionale e non si sa cosa riserverà il futuro. Quando parliamo del “Re Leone” non si può non ricordare qualche numero: 553 partite giocate in carriera e 300 gol, come non si può non ricordare la sua abilità nel gestire il pallone sia con la testa sia con i piedi o la potenza del suo tiro. Lautaro si muove bene come Batistuta, è amato come Batistuta, ma cosa gli riserverà il futuro? 

“Ha fame, cattiveria, tecnica. Mi ricorda me qualche anno fa. Dei giovani argentini è il migliore in assoluto. E può diventare ancora più forte”.

tevez genoa

E poi c’è Tevez. Giocatore con grande fiuto del gol, buona tecnica e aggressività agonistica. Caratteristiche riconducibili anche a Martinez, che ha però ancora una lunga strada davanti a sé per far esplodere a pieno la sua bravura, la sua crescita, ma anche una personalità tutta sua. 

L’attaccante nerazzurro ha tutte le carte in regola per raggiungere, e magari superare, numeri e record dei suoi connazionali. Le capacità di certo non mancano e, tra Tevez e Batistuta, emergerà il talento Lautaro.

Alessandra Cangialosi