Non ci voleva. O meglio non si doveva.
Non si doveva perdere la testa in un momento così delicato, non si doveva prendere a pugni il plexiglass prima di andare negli spogliatoi, non si doveva abbandonare San Siro senza parlare.
Eppure, come nelle migliori corride, il Toro al 94’ ha visto estrarre dal taschino di Manganiello il (cartellino) rosso e ha perso la testa. Ma San Siro non è Plaza de Toros e i tifosi non godono per questo brutto spettacolo.
COS’E’ SUCCESSO? – L’Inter è stata raggiunta dal Cagliari al 78’ con un tiro potentissimo, e allo stesso tempo fortunatissimo, dell’ex nerazzurro Radja Nainggolan. Lautaro, che aveva gonfiato la rete al 29 minuto, va su tutte le furie dopo dopo un fallo non fischiato ai suoi danni. Si rialza sbracciando platealmente e viene ammonito. Per il rosso diretto, però, evidentemente il Toro si è rivolto al direttore di gara con qualche espressione di troppo.
LE PAROLE DEL CAPITANO – Il pareggio casalingo contro il Cagliari, terzo consecutivo e quinto nelle ultime sette giornate di Serie A, fa suonare un campanello d’allarme. Chi ha messo la faccia dopo il brutto episodio è stato il capitano Samir Handanovic: “Sicuramente non abbiamo pareggiato per colpa dell’arbitro, ci siamo lamentati perché non è stato fischiato nessun fallo per i nostri attaccanti, invece per loro sì. Non incolpiamo l’arbitro per il nostro pareggio, dobbiamo cercare di chiudere le partite prima. Nel finale magari prendiamo gol per mancanza di concentrazione, certi errori non vanno fatti. C’era tanto nervosismo ma abbiamo messo del nostro. Creiamo tanto, ma alla fine manca un po’ di qualità in avanti”.
MEA CULPA – Lautaro Martinez chiede scusa sui suoi canali social per il brutto episodio: “Triste per la situazione di oggi, andare avanti e continuare a imparare. Mi scuso con tutto l’Inter”.
Ora l’Inter rischia grosso, Lautaro anche. Antonio Conte sta costruendo la sua squadra attorno alla coppia Lu-La e una situazione come questa crea grande scompiglio, soprattutto in vista di un importante Derby e di un big match a Roma contro la Lazio. In vista, anche, della classifica: di una capolista che fatica a staccare le altre, di una Lazio alle calcagna.
Lautaro è da rimproverare ma non da condannare, è giovane e nella storia del calcio episodi simili sono capitati parecchie volte.
La sua assenza sarà pesante, il suo ritorno sarà attesissimo per buttarsi tutto alle spalle e farsi perdonare. Non sui social ma sul campo.
Sara Montanelli