Un giocatore che appare solo lontanamente l’ombra di quello che l’Inter ha avuto modo di conoscere e consacrare fino a questo momento. Lautaro Martinez che succede?
Il Toro non si sblocca. Ma l’Inter senza di lui fa davvero fatica. Un momento così buio Lautaro non l’aveva mai vissuto tra le fila nerazzurre. Eppure qualche meccanismo ha senza dubbio bisogno di ritornare ad ingranare nel migliore dei modi.
Il gol per un attaccante è il pane quotidiano.
Pane che, però, all’argentino manca da ben otto giornate in Serie A. Dall’ormai lontano 17 dicembre dello scorso anno, quando segnò contro la Salernitana. L’ultima vera e propria rete è arrivata in Supercoppa Italiana, contro la Juventus, su calcio di rigore. Da quel momento, però, il buio. Come se qualcosa si fosse inceppato nella mente del giocatore.
L’emblema di quanto vissuto? Certamente la gara contro il Sassuolo. Partita in cui l’attaccante ha mancato di pochissimo diverse occasioni. Una specialmente, quando ha divorato un gol a porta spalancata. Lì dove sarebbe stato più facile metterla dentro che sbagliarla.
🥅 | LARGO!
25'- #Lautaro va vicinissimo al pareggio! Palla fuori 😩 #InterSassuolo 0⃣-1⃣#FORZAINTER ⚫️🔵 pic.twitter.com/DDKlUohO6I
— Inter (@Inter) February 20, 2022
Dall’attacco nerazzurro i gol arrivano solamente da Edin Dzeko: la percentuale delle reti segnate crolla vertiginosamente
Dalla ripresa dell’anno nuovo, dunque, l’Inter su 101 tiri in porta. Di questi il 53% è stato diretto verso la porta. Ma ha realizzato gol solamente nel 6,1% dei casi. Meno gol sono stati segnati solamente da Genoa, Bologna, Udinese e Venezia.
La 27esima giornata di Serie A prevederà proprio la partenza della squadra di Simone Inzaghi verso Genova. Lo Stadio Luigi Ferraris attende. La speranza del mister, allora, è che proprio in quest’occasione Lautaro possa sbloccarsi e ritrovare (finalmente) sé stesso.
Perché ai tifosi nerazzurri e alla squadra manca il Lautaro Martinez brillante dello scorso anno che, salvo un brevissimo periodo, è stato sempre incisivo e decisivo sotto porta. Complice anche l’armonia perfetta della coppia formata con Romelu Lukaku? Chissà.
La cosa certa è che la Curva Nord continua ad essere con lui. “Lautaro resisti. Stiamo con voi“, si legge in uno striscione apposto dagli esponenti della Nord al di fuori della sede di Appiano Gentile. Un appoggio e un affetto incondizionato, per un giocatore che sembra aver smarrito la bussola e che non vuole far altro che ritrovarla.
#Inter, gli striscioni della #CurvaNord per #Handanovic, #Lautaro e la squadra ad Appiano pic.twitter.com/Uo5j7mefff
— Daniele Mari (@marifcinter) February 23, 2022
Perché il rinnovo di contratto tanto atteso è arrivato da mesi. È realtà. Perché i circa sei milioni di ingaggio pesano sulle sue spalle. E come se pesano. Perché manca quell’urlo che Lautaro ha regalato tante volte, liberatorio e di gioia dopo la palla ha accarezzato la rete, aggiungendo un gol in più a favore dell’Inter.
Una squadra in difficoltà ha bisogno dei propri punti fermi. Sostiene e cerca sostegno. Richiede quella garra che Lautaro Martinez possiede e che deve solo, nuovamente, venir fuori. Perché aiuterebbe a tirar su il morale. In un momento obiettivamente non semplice, per un gruppo che è ancora in lotta ai vertici della classifica di Serie A.
#Lautaro due stagioni fa ha segnato 21 gol, la scorsa 19.#Lautaro ora è in difficoltà. Oh, succede. E comunque terminerà la stagione con la stessa media gol.
Chi lo massacra ora, lo celebrerà appena tornerà a segnare perché ormai il calcio non è più analisi, ma esagerazione. pic.twitter.com/QuJOhnj1s5
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) February 17, 2022
“Adesso è il momento di avere coraggio“. Per parafrasare quanto scritto dallo stesso Lautaro Martinez solamente un paio di giorni fa sul proprio profilo Instagram. Quel coraggio misto a freddezza e lucidità che sono mancati nella gara contro un incredibile Sassuolo. Ma che devono essere ritrovati quanto prima, per rivedere il Lautaro di un tempo. Quello vero.
Alessia Gentile