Il Napoli cade in casa del Como. Una vittoria che costa agli uomini di Antonio Conte, ma che nella fredda mattinata di fine febbraio del 23 febbraio ha riscaldato, certamente, i cuori dei tifosi del Senigallia.
Al di là del risultato (2-1), influenzato indubbiamente dall’autogol partenopeo, che il Como ha dimostrato in questa prima parte di stagione di voler essere presente, di poter essere partecipe e non spettatrice nel massimo campionato.
Al momento, il Como è ancora nella parte destra della classifica, al 13° posto, con 28 punti, ma con ancora la forza e la giusta determinazione per superare lo scoglio salvezza.
Merito di questo successo? Certamente, dovuto anche al suo allenatore, il campione del mondo con la Nazionale spagnola nel 2010, tra le altre cose, Cesc Fàbregas.
Al termine, tutti sono riuniti attorno all’allenatore, per finire abbracciati tra grandi sorrisi e applausi. Le telecamere hanno ripreso il momento ma non le parole che, però, lo spagnolo ha rivelato durante il post-gara a DAZN.
“Era una partita che poteva cambiare il ritmo della stagione e gli ho detto di credere che possiamo continuare così, di non mollare, di non vanificare niente per il futuro”.
Non capita tutti i giorni di fermare la prima in classifica, ma non solo. Per il Como, questa è la vittoria delle sue idee e dell’intero progetto squadra.
“Siamo una squadra che prova ad essere offensiva. Sentivo che nel secondo tempo eravamo in un momento della gara dove l’entusiasmo dei tifosi era forte e ho voluto provare ad andare a vincerla. […] Si deve dare continuità, più di questo voglio personalità. Noi dobbiamo giocare in un certo modo e questo è quello che mi è piaciuto dei miei ragazzi. Sono molto contento perché non è solo la vittoria ma è anche l’atteggiamento dei miei ragazzi. Siamo solo all’inizio, c’è tanto da migliorare”.
Tra i protagonisti di questa vittoria, così come dell’intero percorso squadra, non possiamo non citare l’autore del gol della vittoria: Assane Diao. Il giovanissimo attaccante senegalese, naturalizzato spagnolo, non ha neanche 20 anni e già 5 gol all’attivo in appena 8 partite giocate.
Un acquisto vincente, che ha già dimostrato di avere grandi doti tecniche e soprattutto realizzative, arrivato appena il 7 gennaio scorso per 12 milioni dal Real Betis. Segna sempre contro le grandi: Lazio, Milan e oggi, Napoli.
A fine partita, Diao ha commentato così il suo momento a Dazn: “Devo essere libero nel campo, sento molto la fiducia che mi trasmette Fabregas e questo mi permette di esprimermi come voglio.”
Fiducia per lui come per Nico Paz, l’assistman. Arrivato in estate per 6,5 milioni dal Real Madrid, il centrocampista spagnolo naturalizzato argentino, classe 2004, incanta il campo sulle rive del Lago.
“Non lo vendiamo nemmeno per 40 o 50 milioni, vogliamo creare con lui qualcosa di importante a Como“.
Queste le parole di Cesc Fabregas, mentre l’exploit del suo giovane talento riceve apprezzamenti e consensi dalle più importanti squadre d’Europa, in primis proprio il Real. Di certo, Ancelotti non vorrà perdersi il giovane astro nascente cresciuto nella sua cantera: 24 presenze, 5 gol e 6 assist.
Eppure, il Como ha dimostrato nella prima parte di questa stagione di poter giocare, con un pizzico di sfacciataggine, contro le grandi squadra. Tutte messe, più o meno in difficoltà. Basta citare i match contro Atalanta, Milan e Juventus. Grandi squadre che hanno vinto solo nel finale e per un solo gol di scarto.
Questo è la squadra di Fabregas, creata a sua immagine e somiglianza. Stile simile al “guardiolismo”, ma altamente made in Fabregas. Scelte coraggiose, mai scontate e con una certa propensione al lottare, cercando la genialata dal cilindro. Centrocampo a tre formato da Da Cunha (diventato regista della squadra), Perrone e Caqueret, il giocatore più pagato nella storia del Como (17 milioni lo scorso gennaio)
Un allenatore esordiente, ma che non si spaventa di fronte ad alcuna squadra. Una prima parte di stagione difficile e con qualche rimpianto, certo, ma che con l’arrivo dei nuovi innesti, ben 11, sta dimostrando di poter avere ampia fiducia.
Quando il mercato invernale è fatto bene, i risultati arrivano.
Del resto, il Como ha speso tanto a gennaio, una delle società che ha investito di più in tutta Europa. Perché quando vuoi regalare un sogno, è così che funziona. E i risultati sono arrivati.
Grandi sogni, grandi speranze. Ma prima, conta la salvezza. Una strada ancora lunga, ma dopo la sfida contro il Napoli, un tantino più breve.
“L’ambizione della proprietà è illimitata, ma quest’anno vogliamo la salvezza. E poi vedremo…”
Queste le parole del ds Carlalberto Ludi e il Como, la serie A non vuole mollarla.
Rosaria Picale