Gaetano di Bernardo una vita tra le sue due passioni il Napoli e l’arte: “Cerco in qualche modo di abbinarle e fonderle entrambe“.
“Vincere l’Europa league sarebbe fantastico. Avrebbe la stesso valore di uno scudetto”
Gaetano di Bernardo, artista partenopeo che ha fatto delle sue due più grandi passioni un connubio esplosivo. Arte e Napoli sono i suo due più grandi amori che nel 1992 prendono vita in un grande progetto che si protrae negli anni e che oggi insegue un sogno. Quello dell’Europa League e quello ancora più grande che è lo scudetto a Napoli. Gaetano dipinge e disegna per passione e nei suoi dipinti non soltanto il calcio ma la città di Napoli in tutte le sue espressioni.
Tuttavia Gaetano in quel di Napoli è ormai conosciutissimo soprattutto per le sue illustrazioni sulla squadra partenopea. Da Zola fino alla sfida di stasera contro l’Arsenal di Europa League. Così abbiamo fatto due chiacchiere con lui alla scoperta della sua passione.
Parliamo di te prima di tutto…chi è Gaetano Di Bernardo?
“Ho 45 anni, sono di Frattamaggiore (Na), sposato con due figli, di professione Maresciallo della Marina Militare, sono diplomato artistico”.
L’arte è un po’ il tuo passatempo che ti salva dalla quotidianità? Unire l’arte e Napoli, è un po’ il connubio tra i tuoi più grandi ‘amori’?
“Ho due grandi passioni: il disegno, da cui sin da piccolo ho una vera e propria dipendenza e il calcio. Tifosissimo del Napoli. Cerco in qualche modo di abbinarle e fonderle entrambe. Tutto iniziò nel 1992 quando ebbi la fortuna di conoscere e realizzare un ritratto per il grande Gianfranco Zola. Da li ho realizzato spesso opere che avessero come soggetto il calcio Napoli. Ho realizzato opere ed ho avuto l’onore di consegnarle personalmente a Marek Hamsik, Carlo Ancelotti, Milik, Insigne, Marco de Simone”.
E appunto Marek Hamsik il Capitano. Come hai vissuto il suo addio?
“Sono stati momenti per me molto belli ed emozionanti poter interagire e creare qualcosa per i propri beniamini. Ho avuto modo di apprezzare le qualità umane, l’umiltà e la disponibilità del grande Capitano Hamsik, la sua partenza in Cina è stato un momento molto triste per me e per tutti i tifosi azzurri. E’ andato via in punta di piedi, senza clamori mediatici, così come ha vissuto i dodici anni napoletani. Marek resterà per sempre nei nostri cuori il suo ricordo sarà indelebile. Aspettiamo con ansia il momento in cui tornerà al S.Paolo, presumibilmente nel ad agosto, per donare il giusto e meritato tributo all’uomo dei record che ha segnato un pezzo di storia del Napoli calcio“.
Non solo Hamsik però…
“Ho avuto modo di apprezzare anche la gentilezza e lo spessore umano di Carlo Ancelotti, ricordo con soddisfazione il momento in cui fece menzione del disegno che gli regalai “supereroi azzurri” durante la conferenza stampa pre Genoa – Napoli nel Novembre 2018″.
Raccontaci un po’ dell’ultimo disegno proprio per la partita di giovedì contro l’Arsenal…
“Ultimamente ho realizzato delle vignette che accompagnano l’avventura del Napoli in Europa League, che oramai è diventata l’unico trofeo da poter tentare di vincere quest’anno, vista anche la notevole distanza dalla Juventus in campionato. Anche se sarà molto difficile arrivarci, poichè vi partecipano squadre di assoluto valore come il Siviglia, il Chelsea e l’Arsenal.
Proprio contro quest’ultima il Napoli se la dovrà contendere questa sera, sarà un impegno difficile ma non impossibile. Abbiamo dimostrato quest’anno in Champions contro Liverpool e PSG di potercela giocare alla pari. Ricordo che il Napoli è uscito da un girone tostissimo solo per differenza reti, di un solo goal tra l’altro, rispetto alle predette squadre. Quindi incrociamo le dita e Forza Napoli sempre!
Tu sei un Napoletano dentro e fuori. Cosa significherebbe vincere un Europa League? ma soprattutto uno Scudetto? Quanto lo aspettate a Napoli?
“Vincere l’Europa League sarebbe fantastico per un popolo come il nostro che vive di calcio, la vittoria di questo trofeo avrebbe la stesso valore di uno scudetto, vista la qualità e il blasone delle squadre partecipanti”.
L’anno scorso è stata un po’ una vera stagione da supereroi vinta però dai cattivi? Tutti dicono sia stata Firenze la battaglia che ha fatto perdere la guerra. E’ davvero così o semplicemente quella è stata una tra diverse contingenze?
“Per quanto riguarda lo scudetto, l’anno scorso è stato veramente un peccato perderlo sul finale, un sogno sfiorato dopo aver dominato, con il bel gioco impostato da Sarri quasi l’intero campionato. Sul verdetto finale però hanno influito tanto le discutibili decisioni arbitrali, ma su questo argomento stendiamo un velo pietoso. Speriamo in un futuro non troppo lontano di poter coronare un sogno che oramai il popolo napoletano aspetta da troppo tempo“.
Egle Patanè