L’Aquila e Amatrice insieme contro il terremoto

La partita di beneficenza tra il Città de l’Aquila e Amatrice si terrà il 27 dicembre al "Gran Sasso d’Italia" per raccogliere fondi destinati al settore giovanile dei padroni di casa

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Per la nostra rubrica “Il calcio che fa bene” ci siamo fermati ad Amatrice, città abruzzese duramente colpita dal terremoto di due anni fa. Da quel momento è partita una catena di solidarietà che ha toccato tutti i settori per aiutare le persone ad affrontare le difficoltà del momento e ripartire. Il calcio, come sempre, è molto attento alla beneficenza grazie alla collaborazione con le associazioni che si occupano dei più deboli.

Questa volta è stata organizzata una partita amichevole organizzata tra il Città de l’Aquila e Amatrice che si terrà il 27 dicembre al “Gran Sasso d’Italia” con i padroni di casa che saranno in campo con le magliette donate dagli ultras aquilani, ma non solo, alla fine della partita si svolgerà un rinfresco tra le due squadre, per rinnovare l’amicizia tra le due città che hanno condiviso quella tragedia.

                                      Foto di: frontierarieti.com

All’evento saranno presenti anche i Red Blue Eagles, tra i promotori di “Ultras per Amatrice” che hanno raccolto, tra le tifoserie di tutta italia, oltre 160mila euro per la realizzazione di una tribuna coperta e due campi polivalenti dotati di illuminazione. Un altro regalo è stato un pulmino utilizzato per gli spostamenti della prima squadra e della scuola calcio di Amatrice.

Il costo del biglietto sarà di cinque euro e il ricavato sarà donato al settore giovanile dell’ASD Amatrice.

Presenti, il presidente de L’Aquila calcio Marco De Paulis, il vice Lucio Piccinini, il presidente de L’Aquila Soccer School Fabrizio Rossi, il tecnico Romeo Bucci, Mauro Irti tra i promotori dell’ evento e il dirigente dell’Asd Amatrice Piergiuseppe Monteforte che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa:

“Il calcio ci ha aiutato molto per noi è stato un periodo molto complicato, e ce la stiamo mettendo tutta per ripartire. Anche per la nostra società è un onore disputare questa amichevole con L’Aquila, con le due squadre che strano ma vero al momento entrambe militano in Prima categoria. Ringrazio la città dell’Aquila per quello fatto fino adesso per Amatrice”.

Dello stesso parere anche l’allenatore dei locali, Romeo Bucci:

“Sono davvero contento di questa partita e sono sicuro che ci sarà un forte seguito. Per noi è stata una situazione molto difficile da gestire. Dopo il terremoto, ci allenavamo a Borbona, e ognuno dei ragazzi si trovava in una località differente, ma nonostante questo non hanno mai perso un allenamento, proprio perché la funzione sportiva era diventata fondamentale per noi. Non vediamo l’ora di giocare questa amichevole”.

All’evento saranno presenti anche i Red Blue Eagles, tra i promotori di “Ultras per Amatrice” che hanno raccolto, tra le tifoserie di tutta italia, oltre 160mila euro per la realizzazione di una tribuna coperta e due campi polivalenti dotati di illuminazione. Un altro regalo è stato un pulmino utilizzato per gli spostamenti della prima squadra e della scuola calcio di Amatrice.

Il costo del biglietto sarà di cinque euro e il ricavato sarà donato al settore giovanile dell’ASD Amatrice.

Presenti il presidente de L’Aquila calcio Marco De Paulis, il vice Lucio Piccinini, il presidente de L’Aquila Soccer School Fabrizio Rossi, il tecnico Romeo Bucci, Mauro Irti tra i promotori dell’ evento e il dirigente dell’Asd Amatrice Piergiuseppe Monteforte che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa:

“Il calcio ci ha aiutato molto per noi è stato un periodo molto complicato, e ce la stiamo mettendo tutta per ripartire. Anche per la nostra società è un onore disputare questa amichevole con L’Aquila, con le due squadre che strano ma vero al momento entrambe militano in Prima categoria. Ringrazio la città dell’Aquila per quello fatto fino adesso per Amatrice”.

Dello stesso parere anche l’allenatore dei locali, Romeo Bucci:

“Sono davvero contento di questa partita e sono sicuro che ci sarà un forte seguito. Per noi è stata una situazione molto difficile da gestire. Dopo il terremoto, ci allenavamo a Borbona, e ognuno dei ragazzi si trovava in una località differente, ma nonostante questo non hanno mai perso un allenamento, proprio perché la funzione sportiva era diventata fondamentale per noi. Non vediamo l’ora di giocare questa amichevole”.

Barbara Roviello Ghiringhelli