Lacrime, commozione e parole d’affetto per il “Cesare Nazionale”

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Erano presenti un migliaio di persone oggi alla basilica di Sant’Ambrogio a Milano per dare l’ultimo saluto a Cesare Maldini, ex bandiera del Milan e allenatore della Nazionale italiana, scomparso domenica mattina a 84 anni. Il feretro coperto di rose bianche è arrivato poco prima delle 11 scortato da una pattuglia di vigili urbani in motocicletta. Hanno partecipato la Primavera rossonera guidata da Christian Brocchi, ma anche alcuni delegati della Figc e i dipendenti della società rossonera. Presenti Seedorf, Shevchenko, Inzaghi, ma anche Baresi, Trapattoni, Tassotti e Ambrosini, oltre a compagni e avversari storici come Lodetti e Suarez, il presidente di Lega Beretta, Cannavaro, Abodi, Malagò, Cairo e il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti.

Dietro la bara c’erano i familiari di Cesare, tra i quali un commosso Paolo Maldini che ha ricordato il padre durante la celebrazione:

Non ci resta che  ringraziarti per il viaggio unico e meraviglioso che abbiamo fatto insieme e che ci farà tornare il sorriso ogni volta che penseremo a te. Ti siamo stati vicini in ogni momento sapendo che te ne saresti andato. Quando ci hai lasciati è accaduta una cosa straordinaria. Siamo stati sommersi da messaggi di affetto nei tuoi confronti, messaggi non banali ma toccanti. A ognuna di quelle persone hai regalato un po’ di te. Grazie papà“.

Molta partecipazione e commozione anche delle altre persone presenti, dalle autorità ai personaggi famosi, fino ai semplici tifosi e il collega “azzurro” Luigi Di Biagio, attuale ct dell’Under 21 italiana lo ha omaggiato così:

Una grande persona non solo da punto di vista calcistico ma anche umano, che ha dato molto al calcio italiano. Ogni volta che ci vedevano mi scusavo perché non gli avevo dato la possibilità di diventare Campione del Mondo con quel rigore sulla traversa. Ma lui mi abbracciava sempre con un sorriso. Dovevo sposarmi durante i Mondiali e lui mi fa: che problema c’è? Giochi ti sposi e torni”.

Belle parole hanno riservato al “Maldini Senior” alcuni ex come Daniele Massaro, che ai microfoni di Milan Channel parla della sua giovinezza:

“Ero molto giovane ai Mondiali dell’82’ quando l’ho conosciuto. Più che un allenatore era un secondo padre. Sono molto vicino a Paolo, ho perso mio padre e so cosa vuol dire”.

Non è stato da meno il ricordo dell’ex calciatore e allenatore del Milan, Clarence Seedorf:

Cesare Maldini era una persona squisita, sempre gentile e disponibile. Ha lasciato tanto al mondo del calcio tramite i suoi figli, tramite Paolo che è un amico vero. È stata una cerimonia bellissima”.

Anche Andry Shvevchenko, l’eroe di Manchester e simbolo del Milan, era molto commosso, tanto da non riuscire a parlare. Solo poche parole ma molto sentite:

“E’ stato un grande allenatore e un grande papà per tutti, Cesare Maldini era veramente un grande”.

Insomma Cesare Maldini è stato amato da tutti, anche da persone di diversa fede calcistica, a dimostrazione che per tutti Cesare era innanzitutto un grande uomo.

Barbara Roviello Ghiringhelli