La curiosa storia di Larson Koulibaly: il migrante che non ha mai giocato a pallone

La storia di Larson Koulibaly, neo tesserato del settore giovanile biancoceleste, è forse una delle più belle da raccontare, in questo inizio 2021.

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Larsson Koulibaly
Fonte immagine: profilo twitter S.S. Lazio

La storia di Larson Koulibaly è forse una delle più belle da raccontare, in questo inizio 2021.

La Lazio ha presentato il giovane, classe 2003,  nei giorni scorsi, scatenando l’ilarità dei più.

Non perché siamo in piena sessione di calciomercato invernale (ci si aspettava un altro tipo di annuncio), ma  per il fatto che Larson non ha mai giocato a calcio prima d’ora.

 

Arrivato diciotto mesi fa dalla Costa D’Avorio, attraversando clandestinamente il mare pur di costruirsi un futuro migliore, Larson aveva con sé una valigia fatta di sogni e speranze.

Speranze  tra le quali – presumibilmente – non era contemplato il calcio.

A calcio, appunto, non ha mai giocato e non è un modo di dire.

Ha iniziato – per svago – proprio in Italia, nella casa di accoglienza che lo ospita nella Capitale.

Lì ha attirato l’attenzione di uno degli assistenti sociali, amico di Bianchessi (responsabile del settore giovanile biancoceleste, ndr.) che ha insistito per farlo visionare da chi avrebbe potuto scorgere del talento.

“È arrivato a Roma da solo, non aveva mai giocato a calcio. Un amico, un assistente sociale, mi chiese di visionare questo giovane.

Mi arrivano tante segnalazioni ogni giorno, ma lui lo abbiamo fatto arrivare a Formello: è stata una grande sorpresa riconosciere che era un ragazzo con dei valori e con delle grandi doti, è stato tesserato dopo 8 mesi di lavoro con la UEFA.

Il 18 dicembre scorso è stato riconosciuto il suo tesseramento grazie al passaporto sportivo italiano; così è divenuto un calciatore della Lazio, quando torneremo a giocare tra l’8 ed il 14 febbraio, inizierà a far parlare di sé”.

Durante il provino, Larson ha positivamente colpito tutti tanto da convincere la società biancoceleste a far partire l’iter burocratico per il suo tesseramento.

In accordo con la Uefa e dopo un lavoro durato quasi 8 mesi, la Lazio è finalmente riuscita ad ufficializzare l’arrivo del ragazzo tra le fila biancocelesti e a presentarlo alla stampa lo scorso 20 gennaio.

Vista la giovane età e la poca (o nulla) esperienza sui campi di gioco, sarà aggregato all’Under 18 di Tommaso Rocchi che riprenderà il campionato proprio nelle prime settimane di febbraio.

“Non ha solo grandi doti atletiche, ma anche una tecnica incredibile – spiega Bianchessi – per uno che non aveva mai toccato il pallone. Ha visione di gioco ed è ambidestro, farà la mezzala. Vi consiglio di venirlo a vedere, sarà una sorpresa” 

Fino al compimento dei 18 anni (il prossimo aprile), Larsson resterà ospite della casa protetta per minori, successivamente si trasferirà nel convitto della Lazio, dove potrà cominciare la sua nuova vita, dimostrare il suo talento e, perché no, diventare una promessa del calcio che conta.

Micaela Monterosso