Leonardo Spinazzola è una delle nuove, per alcuni inaspettata, certezze della Roma di Fonseca.
Dopo la Juventus e diversi prestiti arriva a Roma nell’estate 2019, in uno scambio che vede Luca Pellegrini partire per Torino.
Una cessione arrivata quasi come una doccia fredda per lui, che aveva fatto “guerra fredda” all’Atlanta pur di trasferirsi a Torino.
Quasi anonimo nel primo periodo e poco utilizzato, nel Gennaio 2020 viene proposto all’Inter in uno scambio con Matteo Politano.
L’affare salta all’ultimo per le visite mediche di Spinazzola, i nerazzurri non sono infatti convinti delle condizioni fisiche di Spinazzola e lo rimandano a Roma.
“Secondo alcuni sono scarso, ma darmi dell’infortunato o dello zoppo non mi sta bene. Da quella settimana sono cambiato anche mentalmente. Nei sei mesi precedenti ero giù giù, ma dopo quella settimana ho ritrovato me stesso”.
Il no e la vicenda con l’Inter “risvegliano” Leonardo.
La sete di rivincita gli ha permesso di conquistare la squadra e la fascia sinistra.
Dopo il mancato trasferimento viene subito chiamato in campo, nella partita contro il Genoa, da un suo cross infatti inizia l’autogoal che porta la Roma in vantaggio.
A infondere fiducia in Spinazzola è stato l’allenatore giallorosso Paulo Fonseca.
Durante un colloquio avvenuto tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di questa Fonseca ha assicurato la fascia sinistra al 37 giallorosso, in alternanza con Calafiori.
Nell’ultima partita contro la Fiorentina è proprio Leonardo a sbloccare il risultato e a presentarsi come una Spina nel fianco dei viola, nella prestazione contro la squadra toscana è stato, numeri alla mano, uno dei migliori con 7 cross fatti, 6 palloni intercettati e ovviamente il gol.
Ha finalmente trovato un’importante continuità fisica, merito soprattutto di allenamenti personalizzati.
Leonardo Spinazzola da outsider è diventato un elemento troppo importante per i giallorossi, grazie soprattutto al cambio del modulo.
Michela Asti