Il mondo del calcio è al centro dell’attenzione per delle notizie sconvolgenti in campo dirigenziale. Mentre l’elezione di Tavecchio a capo della FIGC ha creato non poche polemiche legate alle sue numerose condanne, Unicredit ha deciso di vendere la sua quota delle azioni giallorosse a James Pallotta per 33 milioni di euro. L’imprenditore statunitense diventa così proprietario del 100% del club capitolino. Secondo alcuni la quota sarebbe stata svenduta per un valore inferiore a quanto atteso (Il Messaggero aveva ipotizzato un prezzo pari a 50 milioni) ma il corrispettivo è stato versato interamente alla banca senza la necessità di rateizzarlo.
Dopo l’annuncio ufficiale le azioni della società sono schizzate a 0,79 centesimi, in rialzo del 13,67%. Proprio un anno fa UniCredit aveva ceduto il 9% del capitale sociale di Neep Roma Holding, la società che controlla la As Roma, alla Raptor, società riconducibile a James Pallotta, presidente del club giallorosso e guida della cordata americana che era salita al 69% nel capitale di Neep. Così la partecipazione di UniCredit era scesa dal 40 al 31 per cento. La banca aveva ereditato la quota della Roma quattro anni fa dalla Italpetroli della famiglia Sensi e la cessione a Pallotta era nell’aria da diversi giorni. A questo punto Unicredit mantiene soltanto il ruolo di sponsor della Champions League, senza una presenza diretta sul campo.
A rimetterci è stato lo sceicco Al Qaddumi che la Consob ha multato per 50 mila euro per abusi di mercato poiché lo scorso anno aveva promesso di rilevare il 50 % della società per 50 milioni di euro. L’accusa è dunque quella di aggiotaggio. Secondo la procura di Roma, la documentazione fornita dallo sceicco sarebbe “fuorviante e inidonea a provare la disponibilità dei fondi necessari a eseguire l’operazione” e “parziale, perché non comprensiva della ‘comfort letter’ che avrebbe dovuto consegnare alla Consob per verificare le sue reali intenzioni di acquistare la As Roma. Così facendo, avrebbe “ritardato e procurato nocumento all’adeguato svolgimento delle funzioni di vigilanza”.
Rosa Maiuccaro