La brusca frenata della Lazio, che ieri pomeriggio ha pareggiato per 1-1 con il Chievo, non può nulla contro i malumori dei giallorossi.
La crisi si fa sempre più evidente in casa Roma, a partire dai tifosi che da mesi soffrono, a ragione, di una forte sfiducia nei confronti della propria squadra e, ciliegina sulla torta, ci si mette anche Doumbia che durante Inter-Roma, invece di prepararsi per entrare in campo, decide di spendere il suo tempo gustandosi la partita dalla bandierina e finendo, così, filmato e postato sul web.
Probabilmente si riferisce anche a lui Miralem Pjanic quando, in una sua dichiarazione riportata da goal.com, mette in evidenza l’atteggiamento sbagliato di tutta la squadra, durante le partite e non solo, ed esorta i compagni a darsi una svegliata.
E’ dello stesso avviso l’allenatore Rudi Garcia, così come Nainggolan che non molto tempo fa faceva notare gli stessi problemi sia in tema di impegno che di concentrazione.
Anche se questo tipo di dichiarazioni non sembrano far altro che aumentare le tensioni in squadra, è certo che qualcosa deve cambiare se si è passati dalla lotta per lo scudetto contro la capolista bianconera, dall’inizio di stagione, al disperato tentativo di mantenere non il secondo, bensì il terzo posto, reso a dir poco incerto dal Napoli e dalla sua scalata.
Certo, l’uscita dalla Champions non ha aiutato dal punto di vista morale, così come la serie infinita di infortuni, ma è pur vero che la Roma, nel girone di ritorno, ha quasi completamente smesso di segnare, se non fosse per capitan Totti e Ljajic, con una media reti quasi invariata rispetto alla stagione passata. Dalle 25 reti nelle prime 13 partite si è passati a 18 nelle successive 19, facendo meglio solo del Chievo e del Parma, con una media di meno di 1 gol a partita.
Emblema di questo disastroso calo in attacco l’ivoriano Gervinho, con all’attivo una sola rete dall’inizio del campionato.
Valentina De Santis