La nazionale italiana di clownterapia in campo per regalare un sorriso

0
287

Oggi noi di Gol Di Tacco vogliamo dare risalto a un evento importante per sostenere il comitato “Amici di Federico”, nato per aiutare bambini e ragazzi affetti da gravi patologie

Il calcio che fa bene si arricchisce di una nuova iniziativa: la nascita della nazionale italiana di clownterapia,  grazie ad Andrea Peressin, volontario dell’associazione “Friul Claun”, in collaborazione con Diego Governatori. Peressin, oltre a giocare a calcio da molti anni, si traveste da clown per dare sollievo ai bimbi sofferenti nella corsia degli ospedali:

La nazionale di clownterapia è nata per promuovere i valori del vivere in positivo. Questo messaggio viene portato negli ospedali, nelle case di riposo e negli orfanotrofi. Cerchiamo di abbinare la terapia del sorriso con i valori dello sport”.

Da qui l’idea di creare un evento per sostenere il comitatoAmici di Federico, nato per aiutare bambini e ragazzi affetti da gravi patologie. Fondato nel 2008 e presieduto da Valentino Listuzzi, il comitato  ha aiutato 35 famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia, nel territorio nazionale ed estero e sostiene l’attività di 8 associazioni.

La nazionale sarà in campo a Cervignano oggi pomeriggio alle 15.00 nell’impianto sportivo di piazzale Lancieri d’Aosta dove  si incontreranno Associazioni, cittadini e istituzioni per raccogliere fondi. La squadra di clownterapia, affronterà una formazione di vecchie glorie dell’Udinese Calcio e una compagine delle vecchie glorie della Pro Cervignano in un torneo triangolare, il cui ricavato servirà ai bambini malati della Provincia di Udine e a Stefano Marangone, ex calciatore di 51 anni residente a Rivignano, affetto da Sla da 15 anni.

La realizzazione della manifestazione è stata possibile grazie alla partecipazione delle realtà locali come la Pro Loco, i Veterani dello Sport, la Pro Cervignano-Muscoli, gli Amatori calcio La Rosa, l’associazione Corima, Vari ed Eventuali, l’Olimpia danze e tutti gli sponsor con il supporto del comune.

Barbara Roviello Ghiringhelli