L’Italia del calcio non partecipa alle Olimpiadi dall’edizione di Pechino del 2008. La lunga assenza del calcio italiano ai Giochi Olimpici continua e nemmeno a Parigi 2024 la compagine azzurra sarà presente.
L’assenza è dovuta alle continue delusioni in campo europeo da parte dell’ Under 21 che, dopo il periodo d’oro tra gli anni ’90 e i primi anni 2000, stenta a imporsi nel panorama internazionale, con non poche ripercussioni (ormai risapute) anche sulla Nazionale maggiore.
Agli ultimi Europei del 2023, gli Azzurrini sono stati eliminati nella fase a gironi dopo la sconfitta per 1-0 contro la Norvegia, dicendo addio alla partecipazione olimpica di Parigi che sarebbe potuta arrivare soltanto arrivando tra le prime tre del torneo. In rappresentanza dell’Europa, infatti, ci saranno la Francia, in qualità di Paese ospitante dei giochi, la Spagna arrivata seconda ed entrambe le semi-finaliste del torneo, Ucraina e Israele.
Non ci sarà invece l’Inghilterra vincitrice dell’europeo, a cui è stata negata la partecipazione dal CIO che non riconosce le singole Federazioni della Gran Bretagna.
Se l’ultima partecipazione dell’Italia risale a 16 anni fa, l’ultima medaglia azzurra del calcio alle Olimpiadi risale al 2004 ad Atene, dove gli Azzurrini di Claudio Gentile conquistarono la medaglia di bronzo, battendo per 1-0 l’Iraq nella finale per il terzo posto con gol di Alberto Gilardino. Oltre all’attaccante biellese, oggi allenatore del Genoa, a rappresentare quell’Italia c’erano nomi illustri quali Andrea Pirlo (con Matteo Ferrari il fuoriquota della rosa), Giorgio Chiellini, Andrea Barzagli e Daniele De Rossi.
Il podio olimpico non arrivò per caso, ma subito dopo la conquista degli Europei del 2004 (gli ultimi vinti dall’Under 21), in cui nella finale del 8 giugno l’Italia si impose per 3-0 sulla Serbia con reti di De Rossi, Bovo e Gilardino, capocannoniere del torneo.
Quel bronzo è attualmente l’ultima medaglia conquistata alle Olimpiadi dal calcio italiano che nel palmarès vanta un altro bronzo nel 1928 e un oro vinto nel 1936.
Martina Giuliano
