Al termine di una partita giocata sul filo del rasoio con l’Olympique Marsiglia che si è resa pericolosa fino al fischio finale cercando un pareggio che non è arrivato, la Lazio è riuscita a guadagnare il passaggio ai sedicesimi di finale con due turni di anticipo in un girone non facile, nel quale c’erano l’Olympique Marsiglia, finalista della scorsa edizione dell’Europa League e la sorpresa dell’Eintracht Francoforte, rivelazione di questa stagione sia in Germania che in Europa.
Strakosha stratosferico
Non c’è altro aggettivo per descrivere la sua partita e le sue parate che hanno salvato più volte il risultato sotto l’attacco dei francesi. Con le mani, con i piedi e in alcuni casi si è opposto col corpo dopo essere uscito dai pali che non è proprio la sua specialità perché preferisce restare in porta e aspettare il pallone sulla linea.
Immobile: punto fermo dell’attacco
In coppia con Caicedo, con Luis Alberto o con Correa per lui non c’è differenza. Segna, fa gli assist e rispetto allo scorso anno è un giocatore molto più completo. E’ stato lui infatti a lanciare in porta Parolo e Correa per le due reti della Lazio. La sua ‘crisi’ di gol dimostra che oltre a essere finalizzatore è diventato un supporto indispensabile per la fase offensiva.
In generale la squadra ha risposto bene alle richieste di Simone Inzaghi, che ha chiesto un ulteriore sforzo per raggiungere l’obiettivo della qualificazione ai sedicesimi in modo da poter recuperar energie dopo una partenza di stagione molto difficile.
Gisella Santoro