Bella, incisiva, senza fronzoli: la Lazio, dopo 30 anni, espugna la Milano rossonera a San Siro e si piazza al quarto posto.
Una Lazio che vince e convince; che ha potuto contare sui suoi pezzi da novanta, fra tutti: Immobile e Luis Alberto.
Anzi, bomber Ciro, autore del vantaggio biancoleste: è ormai a quota 100.
Si badi, non parliamo di pensioni! Ma di gol realizzati con l’Aquila sul petto.
Ciro entra così nella storia del club.
Da evidenziare, comunque, l’assist fenomenale di Lazzari, che ha permesso al numero di 17 di segnare di testa. Un vantaggio momentaneo, visto l’immediato pareggio della squadra di casa.
Ma nel secondo tempo non c’è partita.
La superiorità tecnica della Lazio entra prepotentemente in scena ed è affidata al Mago Luis Alberto che ha espresso il meglio di sé; proprio lo spagnolo serve un pallone perfetto a Correa che permette, all’argentino, di segnare (ovviamente, neanche a dirlo, solito gioco di prestigio alla Correa).
La Lazio passa in vantaggio e chiude la partita vincendola per 1- 2.
Attenzione, il lettore non può avere idea della giocata da fuoriclasse del numero 10!
Un passaggio, quello eseguito in favore di Correa, da vedere e rivedere ma soprattutto da mostrare nelle scuole calcio.
“Lupo Alberto”, dopo la stagione trascorsa passata sotto tono, quest’anno pare abbia recuperato il proprio talento; quello, per intenderci, mostrato nel 2017.
La bravura tecnica del giocatore, però, ricordiamolo è figlia di Mister Inzaghi che ha sempre creduto in lui.
Luci (biancocelesti) a San Siro
Il bel gioco e l’affiatamento del gruppo, espresso tutto nella esultanza al secondo gol, illumina e riscalda Milano.
Un urlo di gioia, trattenuto per 30 anni.
Un messaggio per tutti: La Lazio c’è! La Lazio esprime bel calcio!
E così il tifoso si gode il trend positivo, ma la testa è già a giovedì.
Andrà infatti di scena l’impegno di Coppa e la Lazio aspetta il Celtic all’Olimpico.
E per mantenere in piedi anche i sogni europei bisogna centrare un solo risultato: la vittoria.
Annalisa Bernardini
