In trepidante attesa del fatidico gol di Cristiano Ronaldo che non accenna ad arrivare, la Juventus vince a Torino, al suo stadio, senza sforzo in una partita piuttosto anonima e priva di emozioni e per nulla combattuta.
Il “big match” Juve-Lazio si chiude con la Juve sopra di due gol: una vittoria non facile ma nemmeno cosi complicata, vinta alla fine dal talento dei singoli.
Una squadra ancora poco definita, poco brillante e carente di spettacolo sta accompagnando Cristiano Ronaldo in questo inizio di carriera juventina. Il portoghese pare debba assimilare il nostro calcio in eccedenza di marcature e capirsi meglio con i compagni: una prestazione, la sua, nella globalità’ sufficiente o poco più.
Allegri si affida a modulo 4-3-3 mettendo dietro Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro; in mezzo Khedira, Pjanic e Matuidi e in avanti Ronaldo, Mandzukic e Bernardeschi.
La difesa, nonostante la Lazio sia stata poche volte pericolosa, ha funzionato e a parte qualche errore nei passaggi non ha preso gol, molto bene Cancelo e Chiellini, nei limiti Bonucci che non ha particolarmente faticato a tenere a bada Immobile mentre male Alex Sandro, che andava sostituito.
A centrocampo servirebbe un po’ di fantasia: Pjanic ha segnato un gol straordinario che ha sorpreso il portiere Strakosha ma dopo è mancato di creatività, Khedira non regge più un tempo completo e Matuidi, sebbene ottimo nei recuperi, risulta piuttosto discontinuo nella costruzone di gioco. In attacco il trio schierato non ha convinto: corretto inserire Douglas Costa, il quale ha avuto il merito di accelerare il gioco.
Massimiliano Allegri, non completamente soddisfatto, ha tessuto le lodi dei suoi ammettendo qualche black out durante la partita, giustificato dai nuovi inserimenti e da un assetto differente di questa rinnovata Juventus.
Non sono convinta che il modulo 4-3-3 in questa fase sia efficace per Cristiano, che ho visto stasera un po’ più in difficoltà rispetto al Chievo; e comunque non ha funzionato negli interpreti, specie offensivi.
La Juventus ha comunque vinto per la competenza dei suoi giocatori: tuttavia serve migliorare e impostare schemi di gioco attuabili e soprattutto che consentano a Ronaldo di muoversi ed esprimersi.
Cinzia Fresia
(immagine copertina Getty)