Allora, cara Juventus: spero che il sig. Paratici si convinca a rinnovare il contratto a Paulo Dybala, la cui assenza stasera si è vista e sentita.
E spero di non sentire più tifosi che sostengono che Dybala non vale niente, che non è un campione, che non sa giocare, e che è una pippa!
Abbiamo la consapevolezza che la Juventus è fragile psicologicamente appena va in difficoltà non capisce più nulla, non ha a disposizione uomini forti, e senza Dybala – spiace ma si deve dire – Ronaldo non serve.
Mentre senza de Ligt la difesa non funziona.
Poi: Bernardeschi, Higuain, Bonucci e stasera mi dispiace ma ne ho anche per lui Szczesny, molto male.
A proposito: è stato facile vincere con il Lecce – che peraltro ha vinto contro la Lazio -, è stato facile vincere contro il Toro alla canna del gas; ma con un’altra un po’ più vivace delle altre niente da fare, il crollo totale, tre punti buttati.
Se un allenatore nella media come Pioli ci da 4 gol, non oso pensare a sabato prossimo.
Uno schiaffo a 5 dita a Maurizio Sarri: in considerazione del fatto delle assenze eccellenti, prendere quattro gol non è giustificabile con gli uomini che ha.
Sembra impensabile che una squadra formata da atleti di lunga esperienza perda la “bussola” per un maledetto calcio di rigore contro sul punteggio di doppio vantaggio.
Tuttavia Sarri minimizza, non dà spiegazioni, giustifica il crollo e pensa alla prossima.
Stesso comportamento del Capitano in campo e Leader della difesa (almeno così si dice) Leonardo Bonucci, il cui post sui social non poteva mancare:
Da Cardiff a oggi sempre le stesse parole il caro Leo. Che adorabile fantasista: basta cambiare la foto.
Sia mai fare un mea culpa ( ridateci Matthijs de Ligt subito!).
Eppure le domande da porsi ci sono, ci si chiede perché il black-out della squadra, per quale motivo tutta questa insicurezza?
Una squadra sopra di due gol che ne incassa 3, uno dopo l’altro e in pochi minuti! Lo scudetto e la Champions corrono il rischio di restare un sogno, il bilancio degli errori è molto alto e non risolvibile a breve termine: sarebbe necessario farsi mille domande.
La Juventus continua il suo gioco dell’oca ma questa volta è finita nelle caselle precedenti, sicuramente domani tutti sapranno di cosa parlare.
Vincere con le squadre facili non è indicativo di nulla, è vero che un tempo la squadra ha giocato bene e finalmente Rabiot è uscito fuori segnando un gran gol, ma bisogna fare di più, la partita è fatta di due tempi di 45 minuti, non è fattibile vivere di rendita per sempre.
E soprattutto è deleterio perseverare nei medesimi errori.
Da ora in avanti ogni ammonizione da fallo stupido è un freno alla corsa verso le scudetto.
La prossima squadra sarà l’Atalanta, più forte e in forma del Milan: se Sarri punta esclusivamente sul rientro di Dybala e de Ligt per ripristinare l’equilibrio di squadra allora ci dovremo preoccupare sul serio.
Cinzia Fresia