Una “vittoria” dell’ultimo minuto per la Juventus contro il modesto Empoli, una squadra con doti atletiche e di sicura buona volontà.
Primo tempo imbarazzante, la mancanza di Cristiano Ronaldo si è fatta notare subito ma soprattutto si è fatta notare quella di Paulo Dybala, non presente per un dolore al polpaccio accusato durante il riscaldamento.
La soluzione ‘obbligata’ per il tecnico è stata quella di schierare in attacco Mandzukic e Bernardeschi, i quali hanno dimostrato di non essere affatto compatibili.
Se qualcuno dice che la Juventus con Dybala gioca male, ebbene, senza, gioca peggio.
Tant’è che l’Empoli si è portato in avanti più di una volta, fallendo – per fortuna – in fase realizzativa.
Il risultato pareva avviarsi sullo 0-0, ma poi finalmente una buona idea: l’entrata di Kean ha cambiato tutto. Autore dell’unico gol, ha restituito dignità a una partita fino a quel momento al limite del soporifero.
Lo “sgambettante” ed entusiasta ragazzo ha siglato un importantissimo risultato evitando ai bianconeri di perdere ulteriori punti: un momento d’oro per questo promettente attaccante italiano, protagonista anche in Nazionale.
Eppure Massimiliano Allegri, forse per un eccesso di zelo pareva non volerlo inserire; già in conferenza stampa il tecnico di Livorno non aveva mostrato
entusiasmo a rispondere alle domande circa il suo impiego da titolare in questa partita. L’idea di gestire il giovane per evitare comparazioni infelici è per certi versi condivisibile, è ancora molto acerbo e tutto può ancora cambiare: lui si ispira a Ronaldo e Messi, com’è normale…
Tuttavia succede che, nonostante fior di campioni come Mandzukic e lo stesso Bernardeschi, esca fuori proprio a sancire la vittoria: un attaccante determinato, pieno di energia e talento, il cui unico scopo è segnare.
In definitiva la partita si conclude senza grosse emozioni, ma ne usciamo con una certezza: Paulo e Cristiano mancano come l’aria anche contro una squadra di bassa classifica come l’Empoli, il che è grave in vista del proseguo in Champions League.
Cinzia Fresia