La Juventus ha sette vite e l’ Atletico non lo sapeva: storia di una rimonta

La Juventus ribalta l'Atletico e si prende - con forza - i quarti di finale

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La Juventus di Cristiano Ronaldo vince – anzi, stravince –  all’Allianz Arena, davanti al suo pubblico, compiendo  il miracolo.

Quell’impresa che pareva impossibile è diventata realtà: la Juventus elimina dalla Champions League l’Atletico e supera gli ottavi di finale.

Esultanza
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Cristiano impaziente di giocare, forte e convinto con la sua tripletta, fa il salto di qualità richiesto per ribaltare un risultato che pareva insormontabile.
Dall’altra parte l’Atletico, troppo sicuro di vincere, arrivato sghignazzante a Torino, ne esce  umiliato.

Dopo la pessima prestazione di Madrid, Ronaldo, avrà  sicuramente effettuato un’analisi su come si poteva recuperare non solo il risultato, ma la fondamentale leadership di questo gruppo. Un gruppo non abituato a giocatori con un talento che li rende unici, per il quale il suo mettersi in gioco e il suo esempio hanno fatto da ispirazione.

Juve Atl
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Massimiliano Allegri, a questo punto per valorizzare le doti di Cristiano schiera l’unica  formazione possibile:   i due centrali, Bonucci e Chiellini, con ai lati due difensori con doti offensive –  quindi spesso in avanti –  come Spinazzola e Cancelo. A centrocampo Emre Can tra Matuidi e Pianic, e davanti Mandzukic con il portoghese  e Bernardeschi: formazione super offensiva e fisica, grazie ai recuperi di Can e Matuidi. Quest’ultimo propositivo  e di forte supporto a Ronaldo che ha potuto  effettuare persino una tripletta.

La Juventus è stata perfetta e ci chiediamo, dopo una prestazione così, cosa possa non essere andato bene a Madrid?! 

Tutti eccellenti tranne uno, Mario Mandzukic che il mister,  forse per stima, ritiene imprescindibile: ma il croato non è in forma,  è stanco e al posto suo Kean poteva fare meglio.

E’ stata altresì  la serata di Federico Bernardeschi e Emre Can, il primo protagonista sul terzo gol, quello determinante, che ha evitato di cadere nei pericolosissimi supplementari.

Tutti i giocatori schierati hanno dato il meglio di sè, come l’esordiente in Champions Spinazzola: davvero impressionante per passo e determinazione, sostituito solo per stanchezza.

Berna CR7
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Una partita che resta nella storia, perciò  godiamocela.

Una Juventus ricca che in Campionato – pur non giocando bene –  resta comunque a 18 punti di vantaggio dalla seconda, non poteva uscire così dalla Competizione europea. Non era fattibile, sarebbe stata un’umiliazione impossibile da accettare ed elaborare: mettere  in discussione allenatore e squadra ha prodotto una  reazione talmente forte da ribaltare il risultato.

L’Atletico ha sbagliato atteggiamento: troppo sicuro del risultato, ha sottovalutato la Vecchia Signora. Trincerarsi  in difesa non e’ stata la giusta soluzione e gli spagnoli ne sono usciti con le ossa rotte; nonostante la sconfitta l’Atletico, con sportività, riconosce la superiorità  della Juventus.

La serata della Juventus si chiude con l’immagine commovente di Georgina Rodriguez, la bella compagna del giocatore con il numero 7, che sorride con le lacrime agli occhi.

Spogliatoio
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Il triplice fischio arriva come la manna dal cielo, le squadre sono svuotate con crampi in agguato, esulta l’arena: i tifosi con la famiglia Agnelli si uniscono in un abbraccio collettivo.

Juve … se ci credi, la Coppa dei Campioni non è più un sogno!

 

Cinzia Fresia