Colpo di scena!
La Juve in questa assolata e calda estate ha fatto il colpo del secolo, anzi un vero e proprio colpo gobbo lasciando i tifosi a bocca aperta: Cristiano Ronaldo.
CR7: il mito sceglie la Juventus per finire la carriera, un’operazione impensabile e lontana dalla filosofia del gruppo.
L’arrivo di Ronaldo a Torino indica un inaspettato cambiamento di mentalità, la Juventus insieme alla famiglia Agnelli-Elkann decide di cambiare approccio, emancipandosi dall’understatement sabaudo e puntando ai massimi livelli. La società commette una vera e propria trasgressione ai vecchi principi e modalità’ imposti dalla Fiat, trasgressione che l’Avvocato non avrebbe mai condiviso; ma dove siano stati reperiti i fondi per pagare l’ingaggio a Ronaldo (100 milioni versati al Real e 120 milioni in quattro anni al giocatore, euro più, euro meno), non si sa.
Tuttavia il mega investimento sta facendo affluire denaro già solo con il merchandising e quest’anno la Juventus ha acquistato ben due giocatori portoghesi, Ronaldo e Cancelo, paese in crescita per le vendite di auto Fiat.
L’operazione Ronaldo ha portato una “ventata d’aria fresca” che gioverà al nostro campionato, chi non vorrebbe giocare con lui, tra compagni e avversari? Proviamo a immaginarlo sabato 18 agosto a inizio stagione: il Chievo come si sentirà sapendo che il grande Campione calpesterà il suolo del Bentegodi? Questo implicherà una crescita – nonche’ cambiamento – del nostro calcio, considerato negli ultimi tempi di scarsa qualità e di basso livello rispetto ad altri in Europa.
Intanto la Juventus si sta dando fare a costruire una squadra all’altezza di CR7 con alcuni acquisti mirati come Emre Can, un centrocampista la cui dote fisica e adattabilità rinforzerà il centrocampo, garante di intelligenza tattica in tutte le fasi di gioco e Cancelo, giovane terzino altrettanto forte e preciso, la cui peculiarità è la gestione della palla e del concepimento dell’azione.
Molto discussa è stata l’operazione Bonucci, che ha visto l’obbligato allontanamento di Caldara ma che intende recuperare la vecchia difesa invalicabile. Dopo l’addio di Buffon, in porta saranno Mattia Perin e Wojciech Szczesny a contendersi il ruolo di portiere ufficiale.
Una Juve stellare e tosta, che si propone non solo per il triplete ma per entrare nell’Olimpo dei grandi club, forti economicamente e sul campo.
Detto questo, ora tocca a Massimiliano Allegri, attualmente il tecnico italiano più invidiato al mondo e aggiungo anche molto fortunato: allena la Juve e da oggi anche un “mostro sacro” come Cristiano Ronaldo; questo implica che il tecnico dovrà altresì adeguarsi al Campione e non viceversa: Allegri resta della convinzione che i giocatori devono sapersi adattare alle esigenze di squadra ricoprendo quando necessario ruoli diversi, ma dubitiamo che questo potrà essere chiesto all’‘Alieno’ portoghese.
L’arrivo di Cristiano è stata una grande gioia coincisa con una tragedia immane: la morte imprevista di Sergio Marchionne, colui che aveva risollevato la Fiat facendola uscire dalla crisi. Insieme a lui la famiglia Agnelli ha voltato pagina, affidandosi ad un professionista il cui proiettarsi nel futuro è stata l’arma vincente.
Con la Fiat in predicato di chiudere Marchionne, uomo e manager chiamato direttamente dagli Agnelli, ha saputo recuperare non solo il settore auto ma tutto ciò che riguarda il gruppo compresi Ferrari e Juventus: con vantaggi che probabilmente stiamo ammirando oggi.
Cinzia Fresia