La Juventus salvata due volte dall’uomo che viene dalla Serie B:
Federico Gatti, la riserva della riserva, oggi è l’uomo chiave dei bianconeri.
La storia di Federico Gatti è la favola che ogni giocatore di calcio vorrebbe vivere.
Il ragazzone di Rivoli, alto 190 cm x 90 kg di peso, ha fatto breccia nel cuore della tifoseria juventina, offuscando i più popolari Vlahovic e Chiesa.
Gatti e’ un giocatore multi tasking: si adatta in tutti i ruoli, esce con disinvoltura dalla difesa proponendosi in attacco e realizzando gol.
Un giocatore che ha scosso le file della Juventus dimostrando di avere un grande cuore.
Il cuore questo sconosciuto?
Il cuore è il motore di ogni cosa; il calcio pare averne perso molto: i giocatori badano esclusivamente ad interessi personali e, il principale pensiero è guadagnare di più (poco importa dove).

Federico arriva alla Juventus dopo aver girovagato nelle serie minori e non si sarebbe di certo aspettato ciò che sarebbe diventato.

Parliamo di un ragazzo umile che in passato si manteneva lavorando come muratore e giocava di notte nelle dilettantistiche per poi approdare, a 22 anni, finalmente nel calcio professionistico della Serie C, alla Pro Patria.
Da qui il salto prima in cadetteria ed infine in Serie A.

La Juventus lo acquista per pochi soldi e probabilmente senza farsi troppe aspettative. Ma poi Gatti esplode alla Juve!

Il ragazzo che montava serramenti, riparava tetti e costruiva muri oggi è l’uomo che decide le partite.

Federico non è un “figlio di papà”,  non è cresciuto nei privilegi, non ha frequentato le migliori scuole, non ha trascorso le vacanze in club esclusivi nè ha frequentato college per imparare l’inglese. Lui è diventato indipendente molto presto e ha dovuto sopperire all’improvvisa disoccupazione del padre.
Operaio di giorno e calciatore di notte: al freddo e con poche ore di sonno, ma ci ha creduto e oggi è protagonista della Serie A.

Federico è un esempio per tutti e dimostra ogni giorno gratitudine alla società che gli sta dando tanto.

Mollare mai e crederci sempre, questo sembra essere il suo motto.
Amatissimo nello spogliatoio è quell’elemento che unisce, si butta e non ha paura di niente. E’ il primo che difende i compagni, che si fa in quattro per aiutarli.
Umanamente c’è!
Non c’è dubbio che le prestazioni di Federico Gatti siano in crescita e se lo vorrà avrà un grande futuro.
La Juventus, per quel giocatore acquistato al discount, ha dei piani: il DS Cristiano Giuntoli gli ha rinnovato il contratto fino al 2028.
Gatti sta vivendo un sogno dal quale non vuole svegliarsi.
Da aspirante calciatore (e tifoso del Torino), oggi si trova ad essere uno dei giocatori di maggiore spicco alla Juventus che è diventata quel che lui definisce “casa”.
Se la Juventus dovesse qualificarsi tra le prime quattro tornando in Champions, per lui sarà l’ennesima svolta.
Intanto Federico gioca e si fa trovare pronto.
La sua storia dimostra che l’idea del calcio sostenibile è fattibile.
Quanti ragazzi di talento a “basso prezzo”  attendono di essere scoperti ? Ragazzi non viziati, che non si fanno condizionare da un “dolorino” e si mettono a servizio della squadra.

Il calcio per rinascere ha bisogno di ciò e, la Juventus questo lo ha capito!

Cinzia Fresia