Condizione atletica non ottimale, un gioco che pare sempre stentato a partire, un centrocampo che fa acqua, palloni che filtrano agli avversari con troppa facilità, errori dei singoli calciatori, una difesa che traballa, allenatore che inizia a creare ‘fastidi’.
Sembra quasi impossibile che tutte queste constatazioni riguardino una squadra come la Juventus che pure è a 13 punti dalla seconda in classifica, il Napoli, e ha nel suo tabellino di marcia 22 vittorie, 3 pareggi, neppure una sconfitta e soprattutto l’ottavo scudetto a portata di mano.
Ma il momento di empasse che sta vivendo su più fronti è innegabile e per quanto mi riguarda è emblematica l’immagine di Ronaldo seduto a terra che scuote la testa tra incredulità e sconforto dopo la batosta del 2-0 contro l’Atletico Madrid, Juve desaparecida dal secondo tempo con il centrocampo soggiogato dagli avversari; lui che ha segnato 22 gol ai Colchoneros e che dal 2011 è sempre arrivato almeno a giocare una semifinale di Champions, quasi rischia ora di uscire agli Ottavi.
Ma prima della partita di ritorno contro l’Atletico del 12 marzo da affrontare c’è la sfida di questo week-end contro il Napoli; un big match al San Paolo che dovrebbe servire soprattutto a ridare coraggio ad una squadra amareggiata, come molti dei suoi tifosi delusi anche dallo spettro dell’ennesima debacle in Champions.
A Madrid non hanno aiutato certamente i problemi fisici che hanno martoriato la Juventus; Pjanic provato dalla febbre, Cancelo con strappi muscolari, Chiellini e Bonucci appena rientrati dallo stop per infortuni; non ha aiutato neppure la scarsa lucidità di alcuni giocatori come Mandzukic.
Non se la vede bene in questo momento Massimiliano Allegri che reduce da una serie di errori al Wanda Metropolitano e scelte a volte discutibili, nonostante ben 10 titoli conquistati da quando siede sulla panchina bianconera, viene criticato in tutta la sua gestione; anche per la partita contro il Bologna vinta sì ma senza estro di gioco, responsabilità che si spartisce con la rosa a dire il vero.
E in tutto questo tiene banco l’annosa questione della tifoseria muta, la Curva Sud che latita sui cori per ragioni che non vogliamo commentare e qualcuno che invita caldamente le Tribune a diventare più calde per sostenere la squadra.
Nella speranza che possa aiutare la Vecchia Signora a ritrovare il suo smalto.
Silvia Sanmory