La giornata di campionato inizia con Inter–Juventus. Un derby d’Italia anomalo: la Juve non ha più nulla da chiedere al campionato e ha la testa alle due finali che dovrà disputare a breve (ampio turn over di Allegri), l’Inter invece ha bisogno dei 3 punti per continuare a rincorrere un piazzamento europeo.
Dopo meno di 10 minuti, la squadra di Mancini va a segno con Icardi
Vantaggio che dura fino al 41’, quando, sbilanciati in avanti alla ricerca del raddoppio, i nerazzurri prestano il fianco alla Juve: Matri ingaggia un duello in velocità con Vidic, che sorpreso, è costretto a stenderlo in area. Marchisio realizza il rigore che permette alle due formazioni di tornare negli spogliatoi sull’1 a 1.
Un risultato ingeneroso nei confronti dell’Inter: al 38’ , dopo una traversa colpita da Shaqiri, la palla torna in campo, Brozovic la butta in rete ma il gol viene annullato per un dubbio fuorigioco.
Grande partenza della Juve nel secondo tempo: in 2 minuti Morata spreca due occasioni per passare in vantaggio.
Vantaggio che lo stesso spagnolo realizza all’82: azione insistita della Juve. Morata colpisce da fuori area, la palla rimbalza davanti ad Handanovic e finisce in rete.
L’Inter è apparsa più nervosa che motivata: troppe ammonizioni e manovra di gioco che continua ad essere poco fluida.
La Juve, dal canto suo, ha onorato il suo impegno fino in fondo: nonostante l’ampio turn over, forse in virtù dell’aspra rivalità che c’è con i nerazzurri, è riuscita a trovare stimoli per portare a casa altri 3 punti.
I bianconeri sono sempre più Allegri e volano sulle ali dell’entusiasmo, gli avversari sono sempre più Inter(tristi) e il loro cammino verso l’Europa si fa più difficile.
Caterina Autiero