L’anno scorso, quando si avvicinavano le ultime partite di Gigi Buffon con la maglia della Juventus, a molti tifosi iniziavano a brillare gli occhi all’idea di Giorgio Chiellini nuovo capitano. L’erede perfetto, il più giusto, emblema di una juventinità che possiede in un modo così naturale e spontaneo che pare indossare il bianconero da una vita. Non sarà una vita, ma quasi: era l’estate del 2005 e Chiellini aveva 21 anni. Sarà l’inizio di una lunga storia d’amore che è cresciuta a lezioni di leadership con Del Piero e Buffon ed è culminata con la fascia da capitano sul braccio di Chiello.
Martedì pomeriggio all’evento Adidas in Corso Vittorio Emanuele, i tifosi della Juventus presenti hanno intonato – a memoria per la prima volta quest’anno – il coro “C’è solo un Capitano” a Chiellini che era sul palco insieme a Mister Allegri e tanti compagni di squadra. “Sinceramente mai avrei pensato di arrivare fino ad indossare la fascia di capitano e spero di indossarla al meglio”, ha detto ieri Chiellini.
Se negli ultimi anni, però, Buffon ha giocato praticamente sempre e la fascia era sempre attaccata al suo braccio, quest’anno in appena 10 giornate di campionato la fascia ha avuto diversi proprietari.
Un caso o un messaggio preciso di Allegri e società?
In realtà, quando Chiellini è in campo la fascia è sempre sua, senza se e senza ma.
Il “turnover del capitano” avviene quando il difensore livornese è assente, a volte per infortunio, a volte per riposo, a volte per scelta tecnica.
Il primo vice capitano è Andrea Barzagli, il più anziano anagraficamente e “juventinamente”. Alla prima assenza di Chiellini, però, il centrale 37enne non era in campo e dunque la fascia è passato a Sami Khedira, 31 anni e quarta stagione con la Juventus. Quel giorno in campo c’era anche Leonardo Bonucci, a Torino dal 2010 ma con un anno di assenza (quando era al Milan, dove peraltro è stato subito capitano), ma forse i tifosi non erano pronti a rivederlo con la fascia al braccio. Alla seconda assenza di Chiellini, contro il Bologna, il vice capitano è il primo delle gerarchie: Barzagli.
Arriviamo alla partita contro il Genoa: in campo non ci sono né Chiellini, né Barzagli, né Khedira. Quasi tutti i tifosi della Juve si aspettavano dunque che ad indossare la fascia sarebbe stato Mario Mandzukic, alla quarta stagione a Torino e idolatrato dallo stadio. E invece il primo ad uscire dal tunnel è niente di meno che Leonardo Bonucci. Qualche stupore sugli spalti ma la verità è che l’ex milanista è stato già perdonato dalla tifoseria juventina e rivederlo con la fascia da capitano non è un dramma. Anzi.
Quindi la gerarchia è Chiellini, Barzagli, Khedira, Bonucci? Macché. Sabato a Empoli si cambia di nuovo e, con Chiellini fermato nel riscaldamento, il capitano è Dybala. Anche con Bonucci in campo.
Sabato sera allo Stadium arriva il Cagliari, prima della sfida di Champions di mercoledì prossimo contro il Manchester United. Non è detto, allora, che Allegri faccia riposare Chiellini, ancora alle prese con qualche acciacco. Anche Khedira è fermo ai box e probabilmente Barzagli non farà parte dell’11 titolare. Chissà, allora, su quale braccio vedremo la fascia, Bonucci o Dybala?
Chi sarà il prossimo…?
Paola Moro