La diserzione di Ronaldo: atteggiamento poco sportivo?

L'ipotesi più accreditata, confermata dallo stesso Allegri, della diserzione di Ronaldo ai sorteggi Champions pare sia la mancata assegnazione del titolo di Miglior Giocatore dell'anno

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La presenza non racconta sempre la verità ma di sicuro l’assenza non riesce a mentire.

Era il più atteso, il più sognato, il più corteggiato dai vertici Uefa, sarebbe stato il più rincorso dai cronisti, il più osannato dai tifosi, il più ammirato dal pubblico; il più tutto insomma. Come sempre, del resto. Ed invece nulla se non una presenza invocata, evocata ma non concretizzata; a concretizzarsi è stata la bocca asciutta e una sedia vuota, occupata soltanto da un anonimo contrassegno con il suo nome.  E il suo agente a fare le veci.

Ha destato perplessità la scelta di Cristiano Ronaldo di non partecipare alla cerimonia del sorteggio Champions che si è tenuta ieri sera a Montecarlo.

(immagine premium sport)

Eppure l’astro luminoso della Juventus era in lizza per il titolo di Miglior Giocatore dell’anno (riconoscimento avuto nel 2014, 2016 e 2017) e, ulteriore dettaglio, avrebbe dovuto ritirare il premio come Miglior attaccante europeo per la stagione 2017 – 2018.

Potrebbe aver influito sulla scelta di dare forfait  l’impegnativo allenamento per la partita del fine settimana contro il Parma che ha ritrovato la strada della Serie A. O forse la volontà di non oscurare il vincitore del prestigioso titolo, ossia Luka Modric.

(immagine sky sport)

Tra l’altro ex compagno di squadra di Ronaldo quando ancora militava nel Real Madrid e, tra l’altro  ancora,  fautore della prima storica finale mondiale della Croazia.

Un reset qui è necessario, sono ipotesi che fanno sorridere in quanto non credibili;  un pò di chiarezza forse l’ha fatta stamattina in conferenza stampa Mister Allegri che, nel sottolineare che la scelta del fuoriclasse portoghese di non essere a Montecarlo fosse del tutto personale,   ha rimarcato anche  come Ronaldo  si sia arrabbiato per la mancata assegnazione.

La delusione è un sentimento condivisibile, così come merita un plauso la volontà e l’impegno costante per essere sempre in vetta; un pò meno certi atteggiamenti che collidono con l’idea di sportività che un campione assoluto,  rappresentante una squadra blasonata come la Juventus (con un proprio stile e una propria connotazione) dovrebbe avere.

 

Silvia Sanmory

(immagine copertina eurosport)