La corsa della zebra: asfalta i viola ed è già zona Champions

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I viola provano a dare un segnale alla classifica ma, loro malgrado, il segnale è più in negativo che in positivo e la freccetta verde, così come il tabellone del risultato, si illumina sopra la casella bianconera.

3-1 e game over allo Stadium, i viola tentano di riacciuffare i nerazzurri e riavvicinarsi alla vetta ma la zebra non ci sta e a sottoscrivere il comunicato ufficiale ci pensa Dybala. Altro che Natale, il campionato di serie A pare sia tornato ad Halloween e piuttosto che panettoni sforna magie in un calderone dalle temperature scottanti. Strega? No, solo una “Vecchia Signora” che, tornata in forma, sfoggia uno charme tutto bianconero e incanta Torino.

Fallo di Chiellini in area e Damato fischia il penalty, Ilicic sul dischetto e vantaggio Fiorentina ma quando il periodo roseo è alle porte c’è sempre il ritorno di fiamma e come da consuetudine si apre il capitolo “Ritorno degli ex” e se la tour Eiffel è la torre degli innamorati, Cuadrado inventa la torre dello Stadium e in soli 5 minuti rimette a posto il risultato. Da ex che si rispetti non esulta e non gioisce ma a compensare ci pensa il pubblico torinese. La squadra di Sousa non si lasca scoraggiare e continua a creare possesso e a contenere bene pur non creando gran che; le rispettive difese custodiscono bene le aree e niente di spettacolare disturba particolarmente gli estremi difensori. A soffrire sulle fasce, soprattutto su quella sinistra dei viola, dove, punzecchia la mina vagante Cuadrado.
Nella ripresa la Fiorentina subisce un calo e non incide, Kalinic resta in solitario in avanti, non riesce a concretizzare mancando di appoggi e la Juve ne approfitta, guadagna metri e al 35’ anche un gol messo a segno da Mandzukic che a porta vuota non sbaglia. La Juve passa in vantaggio e la Fiorentina si annulla; la ciliegina sulla torta arriva al 44’ con il terzo gol bianconero servito da Dybala. Il ventiduenne si prende con presunzione il compito di firmare il messaggio che la Vecchia Signora stanotte scrive. Annientata la Fiorentina, il passo per l’aggancio è più vicino che mai, specie ora che il messaggio è stato consegnato e letto; non resta che spedire il messaggio a Napoli e assicurarsi che le spunte diventino entrambe celesti (giusto per restare in tema); i partenopei dopo la vittoria contro l’Inter si sono spenti: una sconfitta a Bologna e un pari che ha sfiorato la sconfitta in casa. Nessun sogno tranquillo a Napoli per gli azzurri e a Castel Volturno i fantasmi questa sera hanno il volto di Allegri che sorride con la carta vincente, il due di quadri o di cuadradi.
Intanto a Milano, se è vero che il clima è meno rigido che a Torino, farebbero bene a preoccuparsi, le temperature non si abbassano, al contrario, anzi, si alzano. Sì! Ma quelle degli altri. Il termometro bianconero è in netto rialzo e il decongelamento juventino è concluso. La zebra è guarita e non sembra abbia intenzione di rallentare la corsa.
Egle Patanè
Golditacco2