Una lama tagliente quella di Paulo Dybala che con un gol dei suoi affonda la Roma dopo 77 minuti di gioco soporifero e senza particolari emozioni. La Juve inanella così l’undicesima vittoria di fila stendendo una Roma apparsa solida e ordinata in fase difensiva ma poco decisa in fase di impostazione e di attacco.
Allegri può ritenersi soddisfatto: la Juve sembra aver ripreso il piglio di sempre e gli addii di Tevez e Pirlo sembrano ormai un lontano ricordo ora che c’è il giovane Dybala a dare certezze al popolo bianconero. Lavoro, tanto lavoro attende invece il tecnico giallorosso Spalletti che a fine gara esprime la sua delusione non nascondendo l’amarezza per non essere riuscito a fare di più per la squadra.
Juve-Roma inizia all’insegna del possesso palla. Più Juve che Roma: l’impressione è che il campo sia totalmente bianconero con i padroni di casa ad impostare l’azione e i giallorossi a contenere l’avversario attendendo un guizzo in contropiede. Le occasioni ci sono ma il gioco appare lento e poco frizzante.
Tra gli episodi degni di nota, la traversa di Dybala e la mano in area (non punita) di Pjanic che lascia gli spettatori in forte dubbio. Per il resto la gara appare ferma e contratta, in attesa di una perla da fuoriclasse capace di sbloccarla. Ci pensa il giovane argentino a far esplodere lo stadium con un sinistro dei suoi che non fa altro che deliziare (ancora una volta) la dirigenza bianconera e la tifoseria di casa.
Finisce così: Juve con il turbo, Roma da rivedere. Sui giallorossi, intanto, pesa l’ombra delle parole poco felici che Daniele De Rossi avrebbe pronunciato contro Mandzukic: “Muto zingaro di ….”.
Claudia Rosco