Juventus Vs Barcellona: La Champions della wags

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Stasera all’Olympiastadion verrà giocata la partita dell’anno. La finale di Champions League vedrà sfidarsi, infatti, due delle squadre più forti d’Europa: la Juventus e il Barcellona. E mentre fervono i preparativi per il match si prepara un’altra sfida, quella giocata sugli spalti dalle signore del calcio che saranno presenti a Berlino per dare morale man forte ai loro uomini. Le due wags sulle quali stasera saranno puntati i riflettori sono la giornalista Ilaria D’Amico e la pop star Shakira, rispettivamente compagne di vita di Gigi Buffon e Gerard Piquè.

Shakira allo Stadio di Berlino è di casa: è lì che cantò alla finale del Mondiale del 2006 Hips don’t lie. La D’Amico, invece, è abituata da anni a seguire le sfide calcistiche, a commentarle e da pochissimo al suo curriculum vitae si è aggiunto il “mestiere” di wag. Ilaria D’Amico e Shakira sono due donne e due professioniste molto diverse per stile e per modus vivendi: la prima ha esordito come giornalista sportiva nel 1997 e da allora non ha più smesso, la seconda – a soli 14 anni – ha inciso il primo disco in Colombia e da quel momento in poi la sua carriera è stata sempre in salita fino a portarla ad essere l’icona pop che tutti conoscono.

Anche la storia sentimentale delle due donne è molto diversa: se Ilaria D’Amico è subentrata nella vita di Buffon dopo il suo matrimonio (del quale probabilmente è stata la causa della rottura) con Alena Seredova, Shakira dopo 11 anni di fidanzamento con Antonio De La Rua ha annunciato la sua relazione con Gerard Piquè dalla quale sono nati due bambini: Milan e Sasha.

Due donne diversissime: la mora e la bionda, la classe e la stravaganza, la mente e il corpo, la voce impostata e il canto. Due donne agli opposti unite nell’amore per il calcio e, soprattutto, per due fortissimi esponenti di questo straordinario sport che stasera terrà attaccati ai piccoli e ai grandi schermi tutti gli amanti del pallone, che siano tifosi o meno delle squadre che giocheranno. E che vinca lo sport e la sportività.

Sandra Martone