Sconfitta dolorosissima per la Juventus ieri sera al Wanda Metropolitan di Madrid: la Juventus cade incassando 2 reti a 0.
Il concetto di “Ronaldo salvaci tu” non ha funzionato: intorno a lui, una squadra totalmente inadeguata, incapace di reagire, fisicamente divisa dall’avversario da un abisso.
Juventus negativa in tutto e con uomini in campo già rassegnati. Il grave è che la squadra non ha neanche provato a reagire: un centrocampo totalmente privo di idee e creatività ha condannato il collettivo a questo risultato.
Nessuno a parte Szczesny e a tratti Chiellini merita la sufficienza: l’Atletico sembrava provenire da un altro pianeta.
In questo momento scorrono le solite scuse: i carichi di lavoro, Pjanic con la febbre e il povero Khedira ammalato…
Queste ammissioni però indicano come l’organico della Juventus non sia adatto a valorizzare un giocatore come Ronaldo e schiacci una personalità come quella di Dybala.
Allegri è convinto della qualifica ribaltando il risultato a Torino in quel del 12 marzo: inviterei tuttavia il tecnico ad essere obiettivo per non creare false aspettative.
L’unica lancia che spezzo a favore dei nostri è stata che la modalità pesantemente fallosa dei madrileni – non frenata abbastanza – abbia sicuramente condizionato la gara, lo stesso Ronaldo ha preso una botta che ne ha condizionato il rendimento.
La Juventus paga le carenze di sempre: il non gioco ed una preparazione atletica con molti interrogativi, uniti alla bassa qualità del calcio giocato in Italia.
Questo è un resoconto dell’accaduto di ieri che non vuole essere totalmente disfattista, perchè una chance di fatto c’è e magari con un po’ di fortuna succede qualcosa… ma non possiamo non fare i conti con la realtà, che vede una squadra che in Europa fa fatica, sempre di più. L’errore maggiore è sperare che Ronaldo come Superman si divida in altri 10 e risolva tutto.
Ed è anche fastidioso assistere alla resa dopo nemmeno 10 minuti di gioco.
Si rischia di essere ripetitivi, di dire le stesse cose: che un giocatore come Ronaldo, perché renda al top, ha bisogno del supporto di una squadra al suo livello altrimenti diventa assolutamente inutile e sprecato. I campionati la Juventus li vinceva anche prima, è necessario che qualcuno alla Juventus glielo dica: perché anche in Società – dove si sproloquia di scambi impronibili – pare non se ne rendano conto e ci si continui a fidare dei risultati contro Sassuolo e Frosinone.
Comunque lungi dall’essere disfattisti: giusto crederci fino alla fine, ma non possiamo metterci il paraocchi, perché non si può vivere solo di strategie marketing.
Il calcio si gioca con piedi e pallone.
Cinzia Fresia