Quanti tifosi della Juventus conoscono effettivamente il marchio Palace?
Pochi forse.
Sì, perché il giovanissimo brand – esordisce solo dieci anni fa – nasce per il mondo dello skate-board dall’ingegno di un certo Lev Tanju, un giovane che quesi per scherzo ( e per uscire da un momento di impasse) si mette a fare il designer per i suoi amici.
Facevo ogni giorno skate a Southbank, non avevo un lavoro. Molti dei miei amici erano degli skater veramente bravi, e io lo ripetevo loro spesso,così decisi di creare qualche skateboard e vedere se qualcuno di loro volesse far parte del gruppo. All’inizio furono solo due, perché erano ovviamente dubbiosi sul motivo per cui volessi farlo, capisci cosa intendo? Non avevo nessuna esperienza in niente.
Non avrebbe mai immaginato, Lev – figlio di padre turco e madre inglese -, che nel giro di un soffio si sarebbe ritrovato a lanciare una catena di prodotti perennemente sold out. Un marchio pertanto che ha acquisito in brevissimo tempo la stigmata di cult e che vanta una schiera molto ampia di appassionati.
Quest’ultima è la motivazione che ha mosso la Juventus e l’Adidas a voler inaugurare la partnership con Palace: seguendo il messaggio già insito nel nuovo hashtag #LiveAhead, la squadra bianconera – matura per la conquista di una nuova fetta di pubblico – si lancia così nel mondo dello streetwear.
La collaborazione tra Palace altri sport si era già vista a Wimbledon 2018: in questo caso è una conseguenza meno “forzata”, visto che Tanju è un appassionato di maglie da calcio.
Prima della divisa sfoggiata dalla Juventus contro il Genoa – che ha sollevato pareri assai controversi – abbiamo potuto ammirare una tuta bianca con inserti fluo, con la quale i bianconeri si sono presentati all’Allianz Stadium.
La maglia non verrà più utilizzata in questa stagione: è la punta di diamante di una collezione che comprenderà anche altri accessori, il tutto disegnato da Gabriel Pluckrose, designer di Palace.
Anche questo è l’inizio di una nuova era: l’ingresso ufficiale dello streetwear nel calcio professionistico. Anche questo, insomma, è un LiveAhead.