Provate a chiedere ad un tifoso partenopeo cosa significhi per lui affrontare la Juventus. Probabilmente non vi risponderà mai con una sola parola.
Rivalsa. Coraggio. Orgoglio. Integrità. Forza. Passione.
Ci sono troppe emozioni e troppe sfumature a tessere la storia di una rivalità che ha coinvolto due popoli oltre che due squadre.
E’ difficile risalire ai motivi di tanto astio che spesso e spiacevolmente abbracciano motivazioni ben lontane dal campo da gioco.
Fatto sta che per il napoletano medio è diventata una questione di principio battere la Juventus.
E’ come un modo per dire: “Ehi, ci siamo anche noi, siamo qui. Iniziate ad avere un po’ di paura, lo scudetto non è solo vostro”.
Da quando esiste questa rivalità, le differenze tra Juventus e Napoli sono sempre state abissali, a cominciare dallo stile di gioco.
L’eleganza contro la fantasia.
La rapidità contro le geometrie.
Juve e Napoli sono sempre state brave a completarsi a vicenda, peccato che il vincitore è soltanto uno.
Spesso sono stati i dettagli a fare la differenza.
Una caduta, un gol all’ultimo, una mentalità sbagliata: insomma, un continuo capovolgimento di fronte.
La supremazia diretta tra entrambe le squadre, tra le due tifoserie, talvolta è più importante della situazione in classifica.
E’ una questione di orgoglio.
E’ Juve-Napoli: Semplicemente, è troppo importante.
Non si parla d’altro da quando viene estratto il calendario di Serie A, è quella la sfida più attesa a Napoli.
La settimana che precede il grande incontro quasi racchiude Napoli in una bolla.
Se ne parla sempre ma si vorrebbe non parlarne mai: un po’ per scaramanzia, un po’ per ansia; fatto sta che quando c’è la gara non esiste altro.
Così il campo da calcio diventa un campo di battaglia ed insieme agli undici leoni di Ancelotti scende nell’arena una città intera, pronta a difendere i propri colori, la propria passione, la propria fede, il proprio tifo.
La Juventus è un po’ l’Anticristo, dopotutto, per gli azzurri: la distruttrice di sogni.
Il Napoli ha perso troppo contro i bianconeri al di là dei singoli match per non desiderare fortemente di ribaltare le sorti di un campionato intero in una sola, unica partita.
Così si aspetta la trasferta di Torino, dove i partenopei non potranno seguire la loro squadra; ma non sarà questo a fermare il tifo azzurro.
Quando si tratta della Juve c’è poco che tenga.
E magari sabato sera si potrà scrivere un altro capitolo di questa storia destinata forse a non finire mai.
Federica Vitali
Foto copertina: Digitale Terrestre Facile