Un risultato che parla da sè e che mette a tacere le critiche: la Juventus vince in rimonta 3-1, la squadra di Allegri si conferma la  più forte del momento, anche con l’avversario piu’ ostico tra le aspiranti allo scudetto. Una gara di nervi, di resistenza, e controllo ha incantato lo Stadium,  mandando il pubblico letteralmente in delirio.

 

 

La Signora per tradizione e’ la squadra da battere, la piu’ ricca, la piu’ forte, la piu’ strutturata e organizzata della serie A, quindi vincente e di conseguenza invidiata. Battere  la Juventus diventa l’impresa dell’anno.

Ieri sera e’ stata d’esempio e di insegnamento per tutte le altre: iniziare la stagione vincendo 7 partite consecutive non e’ per tutti, un trionfo di Allegri e della squadra tutta. Tuttavia  la rimonta  della Juve ha un nome: Cristiano Ronaldo, che tappa la bocca a chi lo aveva dato  per finito, inutile … insomma, un bidone.

Chi lo ha fatto dovra’ ricredersi e magari fare il giro dello Stadium 100 volte di corsa,  perche’  prima di parlare bisognerebbe usare il cervello,  ieri Ronaldo ci ha fatto vedere cosa sa fare. Si parla di un uomo egoista, che pensa esclusivamente al suo prestigio e che pretende  che tutti giochino per lui. Forse prima di  giudicare una persona andrebbe conosciuta prima: Cristiano, dopo l’errore in difesa che ci é costato lo svantaggio, ha suonato la carica e ha assalito il Napoli confezionando ben tre assist finalizzati in gol. Obiettivo raggiunto, tre punti in piu’; il secondo gol e’ stato un capolavoro di collaborazione dei tre attaccanti, insomma “uno per tutti, tutti per uno”.

Questa Juventus-Napoli sara’ ricordata a lungo: impossibile non riconoscere la superiorità della Vecchia Signora,  nessuna particolare recriminazione da parte di Carlo Ancelotti, se non ritenere superficiale l’espulsione  di Mario Rui.  Il ritorno a Torino dell’attuale allenatore del Napoli non è passato inosservato: cori e messaggi cattivi contro di lui. Premettendo che è sempre brutto manifestarsi  così, c’è da dire anche che Ancelotti non ha mai amato Torino e probabilmente nemmeno la Juve. Un feeling mai nato per sua stessa ammissione, ritengo comunque reazioni esagerate quelle nei suoi confronti: fu trattato anche male ai suoi tempi,  quando eravamo lì per  vincere un campionato invece scippato all’ultima giornata.

Ed ora … Sara’ subito Champions.

Cinzia Fresia